Piano Territoriale Regionale d’Area Navigli Lombardi. Attività di consulenza nel processo di Piano – Fase 2
Informazioni
Attività svolta su incarico di Navigli Lombardi scarl
Franco Sacchi
Fabio Bianchini [capo progetto], Angelo Armentano, Francesca Boeri, Francesca Cella, Alma Grieco, Paola Pozzi, Cinzia Vanzulli [staff PIM]
CON_04_09
Marzo 2010
Nel quadro delle attività di tipo analitico e conoscitivo, finalizzate alla predisposizione del Piano Territoriale d´Area dei Navigli Lombardi, ai sensi della LR 12/05, il Centro Studi PIM è stato incaricato da Navigli Lombardi scarl, soggetto unico a cui è affidato il recupero e la valorizzazione dei navigli attraverso una loro più efficace ed efficiente gestione, di un’attività di accompagnamento nelle diverse fasi del processo di Piano.
Tale attività fa seguito al precedente incarico incentrato sulla predisposizione di una specifica cartografia a supporto della fase analitica del PTRA (CON_11_08). In particolare il PIM ha predisposto:
- report sui temi e le questioni strategiche della fase progettuale, finalizzato a fornire un contributo sintetico rispetto alla fase di analisi e alle prime suggestioni progettuali emerse dagli incontri del gruppo di lavoro;
- elaborati cartografici di Piano.
I navigli sono oggi riconosciuti come elementi primari della connotazione paesistica del territorio lombardo e costituiscono un sistema di connessione continuo, composto da episodi di qualità, in grado di delineare una trama forte e riconoscibile di cui va rafforzata la relazione con il contesto.
In un progetto di miglioramento dell’assetto urbano e territoriale e di sviluppo del sistema sociale dell’area milanese la questione della salvaguardia, del recupero, della ridefinizione delle funzioni e della valorizzazione del sistema dei navigli si colloca dunque tra le priorità.
In questa logica, si è ritenuto indispensabile disporre di un quadro di riferimento unitario per definire e sostenere progetti d’intervento integrati in grado di organizzare il territorio secondo forme di interesse collettivo e di rapportarsi alle differenze territoriali che caratterizzano il sistema dei navigli.
Negli ambiti attraversati dai navigli si incrociano, infatti, elementi che riguardano da un lato il paesaggio, i beni storico-architettonici, il sistema insediativo, la fruizione, dall’altro le relazioni con i caratteri specifici del territorio: dagli ambiti naturali ai contesti urbani consolidati, dalle aree agricole agli ambiti di espansione/trasformazione. Nelle ipotesi progettuali debbono quindi potersi confrontare questi differenti elementi.
Sulla scorta della precedente fase di analisi, sono stati individuati due principali filoni strategici, uno a carattere fruitivo culturale, comprendente gli aspetti storico-architettonici e paesaggistici, la mobilità dolce, la navigabilità, la ricettività, ecc., e uno a carattere progettuale, comprendente gli ambiti di degrado e dismissione produttiva, le proposte di trasformazione, ecc.
In termini operativi la lettura del sistema dei navigli a confronto con i contesti territoriali interessati ha portato a identificare sette ambiti a diversa caratterizzazione per le opportunità di fruizione e per la tipologia di interventi funzionali alla valorizzazione del sistema stesso dei navigli.
Con riferimento a tali ambiti sono state elaborate delle schede di sintesi nelle quali vengono evidenziati, oltre alle caratteristiche e alle vocazioni, gli indirizzi progettuali per gli interventi operativi.
A sua volta, la cartografia di Piano è composta da una serie di tavole che sviluppano i diversi temi progettuali e operativi individuati dal PTRA (paesaggio-ambiente, fasce di tutela, sistema rurale, paesistico e ambientale, ciclabilità, aree dismesse e in trasformazione, Expo 2015, azioni approfondimento, navigazione, attrattività) e da una tavola di sintesi progettuale.
Attualmente, il PTRA Navigli Lombardi, adottato dalla Giunta Regionale il 7 ottobre 2009, ha concluso l’iter di elaborazione con l’esame delle osservazioni, contro dedotte nella DelGR n° 8/10917 del 23 dicembre 2009, ed è stato trasmesso al Consiglio regionale per la definitiva approvazione.