Infrastrutture e mobilità in Lombardia: ma quanto resta da fare!

 Infrastrutture e mobilità in Lombardia: ma quanto resta da fare!

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta su incarico dell’Automobile Club Milano (ACINNOVA s.r.l.)

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Maria Evelina Saracchi [capo progetto]

Codice Ricerca

CON_02_08

Data

Maggio 2008


Il Centro Studi PIM è stato incaricato dalla Commissione Traffico e Trasporti dell’Automobile Club Milano, in continuità con la collaborazione già instaurata nel 2005 e conclusasi con la stesura dell’ opuscolo “Infrastrutture e mobilità in Lombardia: i nodi da sciogliere” (presentato il 18 ottobre 2005 in occasione del Convegno promosso dal Comitato Regionale AC della Lombardia), di predisporre un aggiornamento del precedente documento, in vista del nuovo Convegno che gli AC provinciali lombardi hanno organizzato per il 18 giugno 2008, quale ulteriore momento di riflessione sullo stato delle infrastrutture in Lombardia.

I temi trattati sono stati oggetto di confronto all’interno della Commissione Traffico e Trasporti dell’AC Milano e con gli AC provinciali, con la finalità di effettuare una valutazione sullo stato di avanzamento delle opere infrastrutturali in Lombardia e di offrire nuove occasioni di riflessione su temi quali il nodo dei finanziamenti, la “credibilità” dei progetti, l’accessibilità ai nodi metropolitani, l’accessibilità locale relazionata alla connettività con la rete dedicata ai traffici di più lunga percorrenza, l’importanza della viabilità secondaria, l’integrazione delle infrastrutture con il territorio e la sua valorizzazione.

L’intento finale è stato, pertanto, quello di stilare un bilancio di quanto è stato fatto nel settore della mobilità e di quanto ancora c’è da fare, promuovendo, nei confronti degli enti preposti alla programmazione di settore (Stato e Regione in primis), una posizione condivisa degli AC provinciali rispetto a questo tema strategico.

L’approccio è fondato sull’individuazione di principi di priorità, frutto anche di una lettura di tipo territoriale, che favoriscano una più equilibrata politica di sviluppo della mobilità stessa, in contrapposizione con l’orientamento generalmente assunto dalla Regione, che tende a penalizzare le aree più estreme della Lombardia secondo una visione decisamente Milano-centrica, sebbene non si possano negare gli indubbi benefici a livello complessivo derivanti dalla risoluzione delle criticità ad oggi presenti nel nodo del capoluogo.

 

Nella prima parte del documento viene effettuato il monitoraggio degli interventi, attraverso una verifica ed un aggiornamento (anche attraverso il coinvolgimento diretto degli AC provinciali) sullo stato di attuazione delle opere infrastrutturali individuate nei quadri di approfondimento provinciale contenuti nel documento dell’ottobre 2005, evidenziando, per ciascuna provincia:

  • le opere realizzate, quelle in fase di realizzazione e quelle ancora in fase di progettazione;
  • gli effetti degli interventi attuati;
  • i nodi di maggiore criticità che tuttora permangono, in relazione alla ancora mancata realizzazione di alcune opere.

Nel complesso viene quindi fornito un bilancio di ciò che è, o non è, stato realizzato, determinandone le conseguenti ricadute di tipo trasportistico e territoriale.

 

Nella seconda parte del documento, elaborata anche grazie al contributo diretto della Commissione Traffico e Trasporti dell’AC Milano, vengono trattate le priorità territoriali per la Lombardia sotto il profilo infrastrutturale, esplicitando, dapprima i differenti possibili approcci per la definizione delle priorità e successivamente sviluppando quelli che sono stati individuati come i tre “obiettivi centrali”, non solo per Milano, ma per l’intera Regione, ossia:

  • l’accessibilità regionale e del nord Italia a Malpensa;
  • le relazioni internazionali lungo le direttrici dei nuovi trafori ferroviari alpini;
  • il rafforzamento del nodo ferroviario di Milano.

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