Per un distretto agricolo e culturale milanese. Riqualificazione funzionale delle cascine milanesi: i casi di cascina Linterno e cascina Caldera
Informazioni
Attività svolta su incarico del Comune di Milano - Settore Valorizzazione Patrimonio Artistico e Sviluppo Servizi
Franco Sacchi
Pietro Lembi (capo progetto), Fabio Bianchini, Alma Grieco, [staff PIM]; Carolina Pacchi, Giovanni Petrini (Avanzi – sostenibilità per azioni srl) [collaboratori esterni]
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Ottobre 2013
Il lavoro si inserisce all’interno del progetto “Per un Distretto Agricolo e Culturale Milanese”, finanziato dalla Fondazione Cariplo il 22 dicembre 2010 nell’ambito di Bando volto alla “Valorizzazione del Patrimonio Culturale tramite la gestione integrata dei beni”.
Obiettivo del progetto è la conservazione programmata, la valorizzazione, la gestione integrata del patrimonio culturale materiale e immateriale del paesaggio agrario milanese. Nell’ambito del patrimonio materiale, primissimo rilievo assume l’attenzione al sistema delle cascine rurali milanesi e alla messa a regime di uno scenario di recupero strutturale e funzionale sostenibile.
Lo svolgimento dei lavori del Tavolo Tecnico, previsto dall’Az. 4 del progetto, ha rilevato come l’analisi volta al recupero di ciascun manufatto non può essere disgiunta dalla considerazione di un punto di vista “sociale” sul manufatto stesso, che vede coinvolti attori molto diversi e che ha caratteristiche che lo rendono potenzialmente aperto a destinazioni d’uso e a interessi specifici. Si è quindi constatata la necessità di un’azione specifica finalizzata alla realizzazione di un percorso in cui le istanze, le aspettative, le risorse provenienti dalla società civile e da soggetti organizzati di diversa natura possano interagire nel modo più efficace con gli obiettivi dell’Amministrazione comunale in merito al recupero del sistema delle cascine di sua proprietà.
Tra le azioni realizzate e da realizzare si è dunque stabilito di strutturare un processo multi-stakeholder a supporto del Tavolo Tecnico, con riferimento a Cascina Linterno e a Cascina Caldera, inserite nel più ampio ambito del Parco delle Cave.
Un percorso articolato, dunque, che corrisponde alla consistenza di un patrimonio tanto rilevante quanto bisognoso di ingenti risorse (economiche, culturali, progettuali) per essere recuperato al meglio.
Tra le azioni compiute all’interno dell’attività, la progettazione, strutturazione e realizzazione del percorso multi-stakeholder inerente il recupero strutturale e la riqualificazione funzionale della cascina Linterno ha costituito una componente rilevante, che ha visto il coinvolgimento di “Avanzi – sostenibilità per azioni srl”, che da anni svolge processi complessi partecipativi e di coinvolgimento di attori privati e pubblici, al fine di individuare istanze e interessi, risorse esistenti e attivabili, obiettivi raggiungibili in forma condivisa.
Questo percorso ha permesso di identificare alcune questioni emergenti, di cui vengono discussi diversi aspetti, così come sollevate e argomentate dagli attori interessati. Esse, pur nella ricchezza e articolazione dei differenti punti di vista, possono essere ricondotte a quattro cluster tematici:
usi agricoli;
presidio del territorio;
promozione culturale;
coesione sociale (a sua volta diviso in tre sottogruppi: comunità, sport e turismo/accoglienza).
Tale organizzazione ha facilitato la raccolta e la proposta di usi e funzioni da allocare nelle due cascine. In base a questa organizzazione logica, a quanto emerso dall’ascolto degli stakeholder e alle linee guida generali definite dal Comune in sede di incarico, nella seconda parte del report, si propone una “identità guida” per entrambe le cascine, cioè una sorta di impronta forte, unica e riconoscibile che rafforzi il senso territoriale, sociale ed economico delle due strutture e delle progettualità che vi si possono allocare.
Attorno a questa identità si è proceduto alla costruzione di un’ipotesi di mix funzionale e di modello di gestione coerente sia per Cascina Linterno che per Cascina Caldera. Inoltre, si è svolta una valutazione di sostenibilità strutturale ed economica, intendendo, cioè, la corrispondenza tra l’“identità” proposta, i vincoli strutturali presenti nella cascina e gli obiettivi economici necessari per garantire almeno la copertura dei costi di manutenzione delle strutture negli anni a seguire, senza aggravio per le casse comunali.
Infine, si è provato a suggerire gli step necessari per lo sviluppo futuro del processo, nonché gli elementi fondamentali che possono essere “distillati” da questa esperienza per dar vita a un possibile format di approccio da parte del Comune al tema di come gestire il patrimonio materiale e immateriale che afferisce alla rete delle cascine di sua proprietà, siano esse agricole (come Caldera), in “contesto rurale” (come Linterno) o urbanizzate (come, per esempio, Cuccagna).