Aggiornamento Piano Generale del Traffico Urbano e Piani Particolareggiati del Comune di Corsico
Informazioni
Attività svolta su incarico del Comune di Corsico
Franco Sacchi
Mauro Barzizza (capo progetto); Matteo Gambino, Alessandro Picco [collaboratori esterni]
CON_04_11
Settembre 2012
Il Comune di Corsico, l’11 settembre 2012, con delibera di Giunta Comunale, ha adottato il Pia-no Generale del Traffico Urbano (PGTU) e Piani Particolareggiati. Il Piano Urbano del Traffico è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, (durata biennale), finalizzato a conse-guire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali. Esso fa riferimento alle infrastrutture esistenti e ai progetti in fase di attuazione, rispetto ai quali individuare gli interventi di riorganizzazione dell’offerta e di orientamento della domanda. Molti di questi obiettivi sono correlati fra di loro: per esempio, con una migliore defini-zione della gerarchia della rete e l’applicazione di strumenti di moderazione, si ottiene la ridu-zione della congestione, il miglioramento della sicurezza delle strade, l’incentivazione della mo-bilità non motorizzata, la riduzione dell’inquinamento e un miglioramento dell’ambiente urbano. Il PGTU, in sintonia con le previsioni di più ampio respiro (PGT e interventi infrastrutturali sovracomunali), individua le risposte idonee alla risoluzione delle criticità esistenti per le diverse componenti della mobilità: pedoni, cicli, trasporto pubblico, autovetture e mezzi pesanti.
Il quadro conoscitivo, che fotografa la situazione attuale in termini di dotazioni sia infrastruttura-le (caratteristiche delle strade, delle piste ciclabili, dei marciapiedi, ecc.) sia di servizio offerto (capillarità e frequenza del trasporto pubblico locale, dotazione di spazi per la sosta, ecc.), ha evidenziato nel complesso una buona dotazione, insieme ad una serie di criticità legate, in particolare, alla limitata sezione delle vie nei nuclei di più antica formazione, al traffico veicolare lungo l’alzaia del Naviglio Grande, alla regolamentazione della circolazione nei controviali della Nuova Vigevanese (Caboto e Di Vittorio), al traffico parassitario che interessa ambiti residen-ziali, alla sicurezza dei pedoni e dei ciclisti. Il quadro propositivo/progettuale, in continuità con il PGTU vigente, individua le linee generali e fornisce le indicazioni sugli interventi previsti e da programmare (in sintonia con le previsioni di più ampio respiro), finalizzate alla risoluzione delle problematiche emerse nel quadro conosciti-vo. In particolare, il Piano propone:
la progressiva pedonalizzazione dell’Alzaia Trieste e Trento, al fine di fornire all’Alzaia del Naviglio Grande il suo ruolo prioritario di itinerario per la mobilità dolce (pedoni e ciclisti);
l’individuazione di isole ambientali: aree con movimenti veicolari ridotti, interne alla maglia viaria comunale principale, finalizzate al recupero della vivibilità degli spazi urbani;
l’individuazione di una rete di percorsi ciclabili all’interno della città di connessione con i prin-cipali poli attrattori (Comune, fermate trasporto pubblico su ferro, aree verdi, plessi scola-stici, ecc.). Vengono, infatti, individuati percorsi in promiscuo con il traffico veicolare (all’in-terno delle isole ambientali) e percorsi in sede propria, al fine di incentivare e mettere in sicurezza la mobilità dei pedoni e dei ciclisti e disincentivare l’uso dell’auto privata.
Contestualmente al Piano sono stati sviluppati 2 Piani Particolareggiati (Area ex-Burgo-Alzaia Trieste e Lavagna) e 7 Quadri Particolareggiati (Alzaia Trento, Sanzio-Resistenza, Vittorio Ve-neto, Caboto-Di Vittorio-Liberazione, Marchesi, Conti-SS494, Volta-Da Vinci-Colombo). In cia-scuno di essi, con riferimento ad uno specifico ambito con caratteristiche e specificità proprie, è stata formulata una proposta di riqualifica degli spazi (stradali e non), al fine di risolvere le criticità esistenti, individuando, in relazione al ruolo delle strade oggetto di riqualifica, la soluzio-ne più idonea a garantire in sicurezza l’uso di tali spazi per tutte le componenti della mobilità. E’ stato inoltre predisposto il regolamento viario, indicante le principali norme (da seguire in occasione di interventi di messa in sicurezza/riqualifica/realizzazione in materia di piste ciclabili, strade, marciapiedi, ecc.). Gli interventi di Piano sono stati, infine, organizzati in tre fasi tem-porali distinte (breve-medio-lungo periodo). La gradualità del Piano è giustificata, oltre che dalla limitatezza delle risorse, dalla necessità di accompagnare la sua verifica e la sua attuazione con un programma di informazione e di coinvolgimento della popolazione in un processo di proget-tazione partecipata, in particolare per quanto riguarda la progettazione/realizzazione delle “isole ambientali”.