Beni culturali e sviluppo del territorio. Le ville storiche del milanese

 Beni culturali e sviluppo del territorio. Le ville storiche del milanese

Informazioni

Tipologia Attività

Attività istituzionale a favore dei soci – Programma di attività 2008 Il documento è stato pubblicato nell’ambito della collana “Argomenti&Contributi” (n° 13, novembre 2009)

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Fabio Bianchini [capo progetto], Cinzia Vanzulli [staff PIM], Ada Magnani, Paolo Marelli [studio AM:PM], Giulia Gerosa [collaboratori esterni]

Codice Ricerca

IST_05_08

Data

Novembre 2009


In un’ottica di miglioramento dell’assetto urbano e territoriale e di sviluppo del sistema sociale dell’area milanese, la questione della salvaguardia, della ridefinizione delle funzioni e della valorizzazione del sistema delle ville del milanese si colloca indubbiamente tra le priorità. In questa logica è indispensabile disporre di un quadro di riferimento unitario per definire e sostenere progetti d’intervento integrati che siano in grado di organizzare il territorio secondo forme di interesse collettivo, rapportandosi al paesaggio, ai beni storico-architettonici, al sistema insediativo, alla fruizione, confrontandosi con le differenze territoriali che caratterizzano l’ambito milanese.
Il tema del rapporto tra beni culturali e territorio è svolto in questo numero Argomenti&Contributi attraverso il particolare caso delle ville gentilizie e dei giardini, presenza ricca e articolata nel paesaggio storico del milanese. Attraverso l’inquadramento territoriale, la ricostruzione storica dell’insediamento, l’evoluzione tipologica delle ville e il censimento dei beni con le loro destinazioni d’uso attuali si è inteso fornire un contributo conoscitivo propedeutico alla messa a punto di politiche di valorizzazione. Tali politiche presentano, infatti, un profilo complesso: conoscenza, valorizzazione e gestione, prospettive di sviluppo economico-territoriale, consumo culturale, domanda sociale, capacità di elaborazione e proposta di operatori pubblici.
La pubblicazione è rivolta in particolare alle amministrazioni locali, sempre alle prese con il difficile compito di massimizzare il significato sociale, culturale, identitario e fruitivo di tali beni, esplicitandone i valori latenti e, nello stesso tempo, minimizzandone i costi di gestione, con l’intento di fornire loro le linee guida per avviare gli auspicati processi di valorizzazione del patrimonio delle ville come luogo di eccellenza per la fruizione culturale e del tempo libero nell’area milanese.
La pubblicazione è articolata in due parti, incentrate, rispettivamente sulla lettura del sistema delle ville milanesi e sulle linee d’intervento su questo patrimonio.
Nella prima parte, la lettura del sistema delle ville viene realizzata a partire dall’analisi del loro rapporto con il territorio metropolitano, evidenziando il valore di tale presenza ai fini della riqualificazione, l’integrazione dei giardini storici nel sistema degli spazi aperti e le opportunità per la fruizione. Successivamente vengono affrontati la storia, le caratteristiche del sistema delle ville, la consistenza e l’utilizzo attuali.
La seconda parte si incarica, invece, di approfondire le possibili linee d’intervento sul patrimonio delle ville a partire dai temi della conoscenza e dalle problematiche della conservazione, nell’ottica di una crescita della sensibilità diffusa verso i beni culturali. In tal senso, atti istintivamente pensati come rivolti al passato vengono letti come necessarie premesse per la capacità di immaginare e proporre rivolta al futuro.
Vengono quindi affrontati, anche attraverso una serie di esempi, i temi della valorizzazione e della gestione, analizzando le funzioni insediabili per una rifunzionalizzazione compatibile. Per meglio poter esplicitare le esperienze e le proposte inerenti la valorizzazione delle ville sono stati individuati alcuni interlocutori privilegiati. A fianco di quelli più istituzionali, come Regione Lombardia, Provincia di Milano e Provincia di Monza e Brianza, la pubblicazione accoglie una serie di riflessioni di ISAL, MiBac, Italia Nostra, FAI, Associazione Dimore Storiche, Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e Navigli Lombardi, fino a quello finale di Pier Fausto Bagatti Valsecchi, nella sua veste di studioso per eccellenza delle ville e dei giardini milanese, ma anche di grande animatore culturale.
La presenza delle ville nel milanese, pur di fronte ad alcune criticità, prima fra tutte la difficoltà degli spostamenti, rappresenta un’opportunità ai fini della riqualificazione dell’area metropolitana: per il pregio assoluto dei monumenti per la presenza in molti casi degli antichi giardini da riconnettere con il sistema degli spazi aperti, per il significato identitario che queste architetture rivestono e che può essere esaltato da ipotesi di rifunzionalizzazione compatibile. Allo stesso tempo, sul piano della gestione appare ormai fondamentale pensare in termini di reti, col duplice fine di disporre di una regia comune per l’organizzazione delle attività e di attivare economie di scala, alla luce di prospettive di valorizzazione turistica. Diventa allora fondamentale attivare il processo di valorizzazione attraverso l’insediamento di funzioni compatibili, l’individuazione di progetti culturali ad hoc, da affiancare all’organizzazione di eventi in grado di rafforzare l’identità del sistema delle ville, anche attraverso la conoscenza degli strumenti disponibili e il dialogo tra i soggetti del processo di valorizzazione

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