Valorizzazione forestale, verde urbano e insediamenti sostenibili integrati nelle fasce periurbane milanesi

 Valorizzazione forestale, verde urbano e insediamenti sostenibili integrati nelle fasce periurbane milanesi

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta su incarico di Navigli Lombardi scarl

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Fabio Bianchini (capo progetto), Francesca Boeri, Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Tiziana Gagliardi, Laura Milani, Luigi Moriggi [consulenti esterni].

Codice Ricerca

CON_09_06

Data

Marzo 2007


Lo studio nasce con l’obiettivo di definire uno specifico dispositivo tecnico attraverso il quale diventino perseguibili, e tra loro interconnessi, due distinti Obiettivi di Governo Regionale: riqualificare e valorizzare gli ambiti di territorio agricolo periurbano e realizzare nuovi interventi di edilizia residenziale pubblica caratterizzati da bassa densità insediativa e alta sostenibilità ambientale. In tal senso lo studio si è occupato di verificare le condizioni urbanistiche-territoriali per la fattibilità di interventi a carattere ambientale-fruitivo e di insediamenti di edilizia sociale di qualità nell’area metropolitana milanese.
La ricerca intende valutare la possibilità di utilizzare l’occasione offerta dalle diverse forme di incentivazione economica attive ai fini della riconversione dei fondi agricoli in sistemi agro-ambientali per dare risposta anche ai drammatici problemi abitativi sofferti dall’area metropolitana milanese attraverso un particolare meccanismo incentivante che prevede:

  1. il conferimento di un bonus volumetrico (diritto edificatorio) all’agricoltore che si impegna a realizzare sistemi agro-ambientali (aree di origine della volumetria);
  2. la cessione del bonus volumetrico da parte dell’agricoltore ad un soggetto autorizzato dalla Regione Lombardia che lo acquista a prezzo convenzionato;
  3. l’impiego del bonus volumetrico da parte del soggetto autorizzato allo sviluppo dei progetti su siti individuati in concerto con la Provincia e i Comuni interessati (aree di destinazione della volumetria);
  4. l’acquisizione delle aree individuate a prezzo convenzionato da parte del soggetto autorizzato;
  5. la selezione da parte del soggetto autorizzato degli operatori di sviluppo immobiliare attraverso il ricorso ad appalto concorso e/o bando di evidenza pubblica;
  6. la cessione all’operatore immobiliare, da parte del soggetto autorizzato, dei diritti volumetrici acquisiti a prezzo convenzionato chiedendo in cambio la vendita/affitto a prezzi/canoni convenzionati, ecc.

L’attività di rilevazione dei nodi di interesse effettuata nella prima parte ha restituito una serie di valutazioni utili allo sviluppo progettuale della ricerca e a sostenere la scelta del territorio dove sviluppare il progetto pilota: l’ambito del Martesana interessato dai comuni di Vimodrone, Cernusco s.N. e Cassina d.P.
Lo schema del progetto pilota prevede tre momenti di valutazione delle opportunità offerte dal territorio:

  • individuazione del sistema di aree destinate alla valorizzazione del sistema ambientale e paesaggistico;
  • individuazione delle aree di origine della volumetria di compensazione, inserite entro un quadro di riferimento di area vasta (Adda/Martesana), collegate e coerenti con il sistema dei parchi sovracomunali, inserite all’interno dei corridoi ecologici e coerenti con il sistema del verde urbano;
  • individuazione delle aree di atterraggio della volumetria di compensazione, inserite all’interno di una strategia complessiva di sviluppo urbanistico coerente con il sistema insediativo, senza determinare ulteriore consumo di suolo e creare eccessive aspettative da parte delle proprietà private.

All’interno di un quadro di riferimento di area vasta, le aree di origine della volumetria di compensazione saranno da ricercarsi all’interno di aree naturali di elevato valore ambientale e paesaggistico, aree degradate, aree periurbane, aree di frangia, aree intercluse, aree di proprietà pubblica non utilizzate, aree collocate lungo le infrastrutture di trasporto, aree occupate da impianti tecnologici dismessi e/o sottoutilizzati, aree agricole. Le aree di atterraggio della volumetria di compensazione saranno invece da ricercarsi all’interno di aree di completamento e di espansione già previste dagli strumenti urbanistici e non attuate, aree di trasformazione urbanistica, aree di proprietà pubblica non utilizzate e/o sottoutilizzate, aree di frangia, aree lungo i nodi di interscambio del trasporto pubblico su ferro, aree edificate in ambito agricolo, mentre non potranno essere utilizzate le aree agricole libere.
L’individuazione delle diverse tipologie di aree candidate ad originare volumetria di perequazione e di aree destinate a ospitare l’atterraggio della volumetria di perequazione ha consentito di assegnare gli indici volumetrici, con un range di variazione minimo e massimo e con la conseguente quantificazione delle volumetrie in gioco, verificando complessivamente la fattibilità urbanistica e ambientale del progetto pilota e la possibilità di dare concreta attuazione a un progetto organico e compatibile, che può configurasi come fatto strutturale della “città-paesaggio”. La specificazione e articolazione degli obiettivi principali di coordinamento degli interventi sugli spazi aperti per la creazione di un sistema di aree verdi e di costruzione di una rete ecologica di livello locale e sovralocale, si dovrà basare sul riconoscimento delle specificità dei caratteri identitari dei luoghi, individuando caso per caso gli elementi costitutivi della struttura spaziale e funzionale su cui agire.

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