Collaborazione tecnico-scientifica alla redazione del Nuovo Documento di Piano, Variante generale al Piano dei Servizi e Piano delle Regole, aggiornamento PGTU e Valutazione Ambientale Strategica del Comune di Gessate

 Collaborazione tecnico-scientifica alla redazione del Nuovo Documento di Piano, Variante generale al Piano dei Servizi e Piano delle Regole, aggiornamento PGTU e Valutazione Ambientale Strategica del Comune di Gessate

Informazioni

Tipologia Attività

Attività istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (artt.2 e 3 dello Statuto) a favore di Comune di Gessate

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Dario Corvi (attività A) Mauro Barzizza (Attività B), Francesca Boeri (Attività C) [capi progetto], Valentina Brambilla, Francesca Cella, Alma Grieco, Matteo Gambino, Maria Evelina Saracchi [staff PIM], Sara Bonvissuto, Elena Corsi, Chiara Forlani, Marco Norcaro, Dario Sbalzarini, Elisa Torricelli [collaboratori esterni]

Codice Ricerca

IST_06_21

Data

Febbraio 2024


Nell’ambito del Programma di collaborazione PIM-Comune di Gessate (socio del Centro Studi PIM) sono state svolte attività di supporto tecnico-scientifico alla struttura comunale finalizzate alla predisposizione di:
Attività A: Nuovo Documento di Piano, Variante generale al Piano dei Servizi e Piano delle Regole (PGT);
Attività B: Aggiornamento Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU);
Attività C: Valutazione Ambientale strategica (VAS).

Attività A. Il PGT Gessate 2030, approvato dal Consiglio Comunale, eredita processi di trasformazione che hanno radici lontane nel tempo. Da un lato si sta completando l’espansione dell’urbanizzato a ovest di via Aldo Moro, già prevista nel vecchio PRG, dall’altro lato, nella fase di vigenza del precedente PGT è giunta a maturazione la trasformazione dell’insieme delle aree comprese fra la metropolitana e via San Pancrazio, che porterà alla realizzazione di una nuova polarità urbana di connessione fra la stazione e la città, caratterizzata da un mix di funzioni (residenza, commercio, terziario e servizi). Il completamento dell’asse di Aldo Moro verrà supportato al fine di completare il parco lineare e la connessione nord-sud fra Villoresi e Martesana, mentre la trasformazione dell’ambito a nord della stazione sarà occasione per rafforzare l’identità e la competitività di Gessate, ricucendo finalmente stazione e città. Verrà potenziata al contempo la funzione di nodo di interscambio della metropolitana, deviando i flussi viabilistici direttamente nel parcheggio a sud della stazione, anche grazie agli interventi previsti dal Piano Generale del Traffico Urbano.
All’interno del tessuto urbano, il Piano prevede la risoluzione di alcune situazioni di degrado e incompatibilità fra funzioni al fine di migliorare l’abitabilità del tessuto residenziale. Si tratta di attività produttive-artigianali, edifici residenziali abbandonati e, soprattutto, dell’acquisizione e apertura alla collettività del Parco Sartirana, che attraverso il recupero della filanda diventerà fulcro della città pubblica. Proprio per la città pubblica il Piano propone una visione ambiziosa, incentrata sul potenziamento dell’offerta dei principali edifici di riferimento (villa Daccò, palazzo Lattuada, il Municipio), che diventeranno il motore, insieme a misure di incentivazione del commercio di vicinato e di riqualificazione dello spazio pubblico, del rilancio del centro storico e in generale di una visione di città incentrata sulla vita collettiva.
Il Piano pone inoltre primaria attenzione alla componente paesaggistica ed ambientale, in chiave di sostenibilità.
Un piano, dunque, che si propone di disegnare un città attenta al livello di vita dei propri cittadini, dotata di servizi e spazi di qualità. Non solo, Gessate vuole anche essere un territorio connesso e sostenibile, migliorando il proprio assetto infrastrutturale, ambientale e paesaggistico. E ancora, con il Piano si pone l’ambizioso obiettivo di un territorio agricolo che coniughi tradizione e innovazione, facendo leva sugli elementi di qualità esistenti, ma anche potenziando le attività economiche attraverso la fruizione del paesaggio agrario e forme di coltura e commercio innovative.

Attività B. Il PGTU adottato in via definitiva dal Consiglio comunale, oltre a un richiamo alle politiche sovra-comunali in materia di mobilità, comprende la fase analitica e quella propositiva/progettuale, individuata grazie anche ai contributi pervenuti da parte dei cittadini, che individua le linee di indirizzo e gli obiettivi di Piano, le isole ambientali, la classificazione funzionale della rete stradale, oltre al regolamento viario (che raccoglie le principali norme da seguire in occasione di interventi di messa in sicurezza/riqualificazione/realizzazione) e la suddivisione per fasi temporali degli interventi.
Sostantivamente, la fase propositiva/progettuale, in sinergia con il PGT, propone:

  • la realizzazione di isole ambientali (Zone 30), interne alla maglia viaria comunale, di ambiti a precedenza pedonale e di aree pedonali nei nuclei nevralgici del territorio comunale e nel centro storico, al fine di valorizzare e migliorare la vivibilità, oltre a favorire e a privilegiare una mobilità eco-compatibile;
    -la riqualificazione dell’ambito più prossimo al capolinea della linea M2 metropolitana milanese, al fine di valorizzare un’accessibilità sostenibile e in sicurezza da parte della componente attiva (pedoni e cicli), di migliorare l’accessibilità e l’offerta di sosta al nodo di interscambio, orientando i flussi di traffico e proteggendo le aree residenziali più prossime.
  • la riqualificazione/miglioramento dei percorsi ciclo-pedonali esistenti e l’incremento della rete di tali percorsi, al fine di incentivare, sostenere e fornire un maggior grado di sicurezza alla mobilità attiva (pedoni e cicli) sia negli spostamenti interni al territorio comunale sia per quelli extra-comunali e, in particolare, verso il sistema su ferro;
  • l’attivazione di politiche incentivanti, finalizzate alla ciclabilità diffusa e a favorire l’intermodalità;
  • la riqualificazione/rigenerazione di intersezioni ed assi con la ridefinizione degli spazi stradali e la differenziazione degli assi afferenti (cfr. classificazione funzionale della rete stradale), al fine di migliorare l’accessibilità di specifici ambiti, eliminare le criticità esistenti, ridurre la velocità dei veicoli, favorire la mobilità attiva e disincentivare il traffico parassitario di attraversamento.

Attività C. La procedura di VAS della Variante al PGT e dell’aggiornamento del PGTU, attraverso l’elaborazione prima del Rapporto Preliminare Ambientale e successivamente del Rapporto Ambientale, della Sintesi non Tecnica e della Dichiarazione di Sintesi, ha accertato l’insussistenza di ricadute negative sulle matrici ambientali.
Il Rapporto Ambientale, inoltre, ha elaborato il sistema di monitoraggio, che servirà a valutare gli effetti del Piano ed eventualmente a rivederne gli obiettivi e le azioni.

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