Prolungamento della Linea M2 da Cologno Nord a Vimercate – Studio di prefattibilità ambientale

 Prolungamento della Linea M2  da Cologno Nord a Vimercate – Studio di prefattibilità ambientale

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta su incarico di Metropolitana Milanese

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Francesca Boeri [capo progetto], Claudio Grossoni, Maria Evelina Saracchi, Cinzia Vanzulli [staff PIM], Novicon s.a.s di F. Monti , Tiziana Gagliardi [collaboratori esterni]

Codice Ricerca

CON_28_05

Data

Ottobre 2006


Il documento, redatto dal Centro Studi PIM con la collaborazione di professionisti specializzati nelle tematiche di carattere più propriamente ambientale (rumore, ambiente biotico e agricoltura), rappresenta il Quadro Programmatico e il Quadro Ambientale dello Studio di Prefattibilità Ambientale che accompagna il progetto preliminare del prolungamento della Linea M2 da Cologno Nord a Vimercate

Lo Studio di Prefattibilità Ambientale è definito sulla base dei contenuti richiesti dall’art. 21 del DPR 554 del 1999.

Le tematiche analizzate sono state, peraltro, trattate con un livello di approfondimento maggiore rispetto a quanto previsto per un semplice Studio di Prefattibilità, per realizzare un elaborato maggiormente assimilabile ad un SIA preliminare, come richiesto dalle procedure della “Legge Obiettivo”.

Il tal modo, qualora, nel prosieguo della progettazione, ci si potesse avvalere di tali procedure, non sarà necessaria una totale riedizione del documento stesso per renderlo compatibile con i nuovi requisiti attesi per l’approvazione regionale e statale.

Il documento è, perciò, articolato nei tre Quadri fondamentali di riferimento Programmatico, Progettuale e Ambientale (previsti dal DPCM 27 dicembre 1988 “Norme tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità ambientale…”), precisando che il Centro Studi PIM ha curato in particolare la stesura dei Quadri Programmatico e Ambientale, mentre il Quadro Progettuale è stato redatto a cura del Committente.

Nel “Quadro di riferimento Programmatico” vengono valutate le coerenze/incoerenze con gli strumenti di programmazione e pianificazione ai diversi livelli: Piani di settore, Piani territoriali Regionali e Provinciali e, più nel dettaglio, strumenti urbanistici comunali e vincoli ambientali.

Il “Quadro di riferimento Ambientale” prende in esame le diverse componenti ambientali che saranno interessate dalla realizzazione del Progetto.

Per le componenti ambientali atmosfera, ambiente idrico, suolo e sottosuolo, ambiente biotico (vegetazione, fauna e agricoltura), paesaggio, rumore e vibrazioni, salute pubblica e sistema insediativo viene analizzata la situazione attuale e vengono stimati gli impatti specifici previsti con la realizzazione della nuova infrastruttura.

In relazione alle tipologie degli impatti vengono, quindi, formulate proposte e indicazioni per gli interventi e le misure di mitigazione ambientale.

Per la fase di cantiere vengono formulate indicazioni per la mitigazione degli impatti provocati dalle attività di costruzione della nuova infrastruttura.

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