Linee Guida per la redazione di Studi di fattibilità per gli interventi infrastrutturali

 Linee Guida per la redazione di Studi di fattibilità per gli interventi infrastrutturali

di Redazione

Regione Lombardia ha recentemente presentato le Linee guida per la redazione di Studi di fattibilità per gli interventi infrastrutturali, un riferimento tecnico e metodologico di supporto agli operatori per lo sviluppo di una progettazione infrastrutturale sempre più qualitativa e attenta all’efficienza socio-economica e alla sostenibilità finanziaria.
Si tratta di un obiettivo che risulta oggi fondamentale anche alla luce di un quadro complessivo di riferimento caratterizzato da risorse sempre più limitate che impone che la programmazione degli interventi avvenga a valle di un’accurata valutazione e selezione delle proposte.
Le Linee guida nascono con lo scopo di tracciare un percorso comune per tutti gli studi di fattibilità di interesse regionale e garantire la necessaria trasparenza e omogeneità delle procedure di valutazione e confronto.
Inoltre, permettono ai decisori tecnici e agli stakeholder di settore di disporre di uno strumento orientato a sviluppare una migliore qualità della programmazione e della progettazione degli interventi infrastrutturali.
In questo senso, le Linee Guida rappresentano altresì un’occasione di approfondimento della sostenibilità di un progetto, anche attraverso le analisi costi/benefici, su cui oggi si concentrano numerose riflessioni accademiche ma ancora poche applicazioni pratiche.
Alla base delle Linee guida si trovano i principali riferimenti normativi nazionali e l’articolata letteratura di settore, a partire dalle Linee guida per la redazione di Studi di fattibilità (ITACA 2013), approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome.
Il documento, che non va applicato in modo meccanicistico, è strutturato in 4 sezioni che forniscono indicazioni sulle modalità di calcolo da utilizzare e valori standard per i principali parametri di interesse con riferimento alle analisi trasportistiche, finanziarie, economiche e sociali, pur lasciando al tecnico che redige lo studio di fattibilità la possibilità di operare scelte anche diverse, purché adeguatamente motivate.
Il modello proposto è articolato sulla base del valore del progetto, in modo che più un progetto è “grande e complesso” e maggiore è l’approfondimento richiesto e fissa una particolare attenzione sul tema del confronto fra soluzioni alternative che rispondono allo stesso obiettivo e alle stime della domanda, che devono essere fatte in modo trasparente e con il supporto di strumenti in grado di simularne l’entità. In tale ottica, Regione Lombardia mette a disposizione in open data la matrice regionale origine e destinazione 2014, predisposta per il Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti nel cui ambito sono stati elaborati anche una serie di modelli per simulare gli interventi previsti, a supporto delle decisioni e delle valutazioni.

 

Articoli correlati