Il nuovo Abaco del Territorio del Parco del Ticino a fini paesistici

 Il nuovo Abaco del Territorio del Parco del Ticino a fini paesistici

di Redazione

Il Parco del Ticino, con Delibera di Consiglio di Gestione n. 112 del 07/10/2015, si è dotato di un nuovo e innovativo strumento di supporto alla progettazione all’interno dell’area protetta, l’Abaco del Territorio del Parco a fini paesistici, che sostituisce il precedente “Abaco delle Tipologie Rurali”, allegato alla Delibera di approvazione della Variante generale del Piano Territoriale di Coordinamento (DelGR n° 5983/2001) e vigente come Regolamento dal 2003 e che ha costituito sino a oggi il principale strumento normativo di riferimento per il Parco nell’esame paesistico dei progetti e per i professionisti, per la progettazione all’interno dell’area protetta.
Tale iniziativa si è inserita all’interno di una serie di attività e progetti avviati dal Parco ai fini di aggiornare i contenuti e semplificare l’applicazione dei suoi principali strumenti disciplinanti, insieme al proprio PTC, la materia paesistica, in particolare del precedente Regolamento che ha evidenziato negli anni una serie di limiti di applicabilità e di gestione che ne hanno reso necessaria una sua revisione.
Rispetto al precedente Abaco ne è scaturito un prodotto più ampio, riferito non più solo alle sole tipologie rurali, caratterizzato da una maggior flessibilità e apertura nei confronti di nuove soluzioni progettuali, mantenendo comunque salvo il regime vincolistico, in termini di interventi ammessi, del PTC del Parco.
Il nuovo Abaco vuole essere un importante strumento di indirizzo e regolamentazione per la progettazione rivolto primariamente ai tecnici che si trovano a operare nel territorio protetto, per l’ambito di competenza dell’Ente Parco (escluse quindi le zone IC di Iniziativa Comunale) con l’obiettivo di diffondere la consapevolezza e la coscienza che ogni intervento, se correttamente progettato, possa contribuire alla salvaguardia e alla valorizzazione di un contesto importante e unico ma anche fragile.
Il Regolamento può comunque costituire un valido strumento di orientamento alla progettazione anche all’interno delle zone IC, vista l’attenzione posta anche agli ambiti periurbani, attraverso il recepimento degli indirizzi dell’Abaco all’interno dei PGT con le necessarie declinazioni locali, che potrà consentire un miglior dialogo e una maggior integrazione tra città e campagna.
L’Abaco integra e aggiorna le indicazioni del precedente regolamento per quanto concerne le tipologie rurali, operando una distinzione in relazione al valore storico, culturale e ambientale dell’edificato esistente e quello di nuova realizzazione, e su questa base graduare divieti e prescrizioni, oltre a fornire indirizzi e criteri di progettazione per le diverse tipologie e categorie di intervento realizzabili all’interno del Parco (sistemazione spazi aperti, realizzazione di elementi di ricucitura ecologica …).
Col nuovo regolamento sono ammessi progetti di riqualificazione o di nuove costruzioni che introducano nuovi elementi architettonici purché capaci di rispettare e valorizzare le caratteristiche storico-architettoniche degli edifici presenti e di contribuire a una ricostruzione dell’identità paesaggistica del contesto.
Di supporto all’Abaco sono stati elaborati due ulteriori documenti, schematici e fotografici, non costituenti parte integrante dell’apparato regolamentatorio, finalizzati all’approfondimento del quadro conoscitivo del paesaggio del Parco (Quadro Conoscitivo) e alla progettazione degli interventi (Quadro Propositivo), concepiti come strumenti dinamici, aggiornabili e implementabili.

 

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