Studio viabilistico ambito BAL_P1 e connessione viaria Piave/S.Camillo [Comune di Besana in Brianza]. Studio di fattibilità tecnico-economica
Informazioni
Attività svolta su incarico del Comune di Besana in Brianza
Franco Sacchi
Mauro Barzizza [capo progetto], Maria Evelina Saracchi [staff PIM] Alessandro Picco, Sara Bonvissuto, Matteo Gambino [collaboratori esterni], Natale Izzo [stage]
CON_03_14
Dicembre 2014
Il Centro Studi PIM è stato incaricato di predisporre uno studio viabilistico finalizzato all’individuazione:
- delle ricadute derivanti dall’attuazione dell’ambito produttivo denominato BAL_P1 in Besana in Brianza e della sua connessione con il comparto produttivo del Comune di Monticello Brianza sull’asse urbano Piave-Garibaldi;
- dei necessari interventi di moderazione/mitigazione (Attività A);
- di uno Studio di Fattibilità Tecnico-Economica della connessione viaria (prevista dal PGT vigente) fra le vie Piave e Gerolo-San Camillo in Besana in Brianza (Attività B).
Lo studio affronta, nella fase analitica, l’inquadramento territoriale, urbanistico, ambientale e in particolare:
- gli interventi previsti (relativi alla rete stradale e al trasporto pubblico su ferro);
- il quadro urbanistico ed ambientale, nel quale l’intervento andrà ad inserirsi;
- i carichi di traffico rilevati sulla rete esistente e attesi nello scenario di progetto a breve e medio periodo;
- il corridoio individuato dal PGT per la connessione fra le vie Piave e San Camillo.
Analizzate le condizioni al contorno, viene effettuata una lettura-valutazione:
- della stima dei carichi di traffico generati/attratti dal comparto produttivo oggetto dell’ambito di trasformazione;
- della stima, con riferimento alle informazioni rese disponibili, dei carichi di traffico indotti dal comparto produttivo esistente in Monticello Brianza;
- delle caratteristiche geometriche e prestazionali degli assi viari esistenti a servizio del comparto produttivo, degli assi Piave-D’Acquisto e San Camillo ed in particolare dell’asse di via Garibaldi.
In relazione alla situazione attuale, alle previsioni d’intervento e alle criticità emerse nella fase analitica, lo studio propone un riassetto viabilistico, considerando sia lo scenario di breve periodo (Attività A) che quello di medio-lungo periodo in presenza della variante (Attività B).
Nel breve periodo, lo studio propone interventi di riqualificazione e messa in sicurezza dell’asse di via Garibaldi (volti a ridurre la velocità dei veicoli, mitigare gli impatti del traffico sugli ambiti residenziali in affaccio e a favorire la mobilità dolce) ed interventi finalizzati a razionalizzare, potenziare, fluidificare e mettere in sicurezza i nodi di connessione (Largo Libertà).
Le analisi modellistiche evidenziano inoltre che gli interventi viari previsti nell’ambito di trasformazione BAL_P1 inducono forti benefici in termini di riduzione dei carichi di traffico veicolari sull’asse di via Immacolata (Monticello Brianza).
Complessivamente, gli interventi proposti per l’asse di via Garibaldi si pongono l’obiettivo, a fronte delle limitate sezioni geometriche disponibili, di mettere in sicurezza la componente debole, privilegiarne gli spostamenti rispetto a quelli veicolari, ridurre drasticamente la velocità di percorrenza al fine di disincentivarne l’uso da parte del traffico di attraversamento.
Nel medio-lungo periodo, confermando la connessione Piave-S.Camillo prevista dal PGT, vengono individuate due soluzioni alternative.
La connessione Piave-San Camillo è costituita essenzialmente da due tratte:
- il “tronco ovest” (lotto 1), corrispondente all’esistente asse Salvo D’Acquisto-S. Camillo, che si attesta sulla SP112-via Rivabella;
- il “tronco est” (lotto 2), di nuova realizzazione tra le vie Piave e D’Acquisto.
Dal punto di vista trasportistico, i soli carichi di traffico attesi non giustificano la realizzazione della connessione Piave-San Camillo; tale connessione inoltre dà origine ad un itinerario (Bocconi-Italia Unita, Piave-S.Camillo) alternativo all’itinerario Bocconi-SP6 che richiamerà quote di traffico aggiuntive, quest’ultimo però permetterà di creare una dorsale a servizio del comparto produttivo e a protezione degli ambiti residenziali.
Le politiche che si vorranno attuare all’interno della città di Besana e gli esiti del monitoraggio sui carichi di traffico e sulle condizioni dell’asse di via Garibaldi a seguito dell’attuazione della Zona 30 e degli altri interventi connessi, potranno meglio collocare lo scenario temporale della connessione Piave-San Camillo.