Collaborazione e supporto alle attività di pianificazione della Provincia di Monza e della Brianza per gli anni 2018-2019

 Collaborazione e supporto alle attività di pianificazione della Provincia di Monza e della Brianza per gli anni 2018-2019

Informazioni

Tipologia Attività

Attività Istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (artt. 2 e 3 dello Statuto) su incarico di Provincia di Monza e della Brianza (Settore Territorio)

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Fabio Bianchini [Capo progetto attività A e C], Francesca Boeri [Capo progetto attività B], Francesca Cella, Evelina Saracchi [staff PIM], Andrea Airoldi, Elisa Devecchi, Fabrizio Gullo, Lorenzo Villa [collaboratori esterni]

Codice Ricerca

IST_15_18

Data

Marzo 2022


A) ATTUAZIONE E GESTIONE DEGLI ATTI DI PIANIFICAZIONE PROVINCIALE
L’attività ha visto il supporto tecnico-scientifico e operativo alle attività afferenti all’area della pianificazione territoriale, con attenzione agli atti di programmazione procedimentale e alla gestione e tutela del territorio in coerenza con i contenuti e gli obiettivi del PTCP anche in relazione ai procedimenti di variante avviati, in particolare quello per l’adeguamento alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo ai sensi della LR 31/2014. Inoltre, la collaborazione si è incaricata di accompagnare e coerenziare le attività volte alla definizione delle intese in esito alle azioni di coordinamento Provincia-Comuni, così come previste dalle Norme del PTCP, e altri atti di pianificazione/programmazione connessi all’attuazione del PTCP ai fini del raggiungimento dei suoi obiettivi. Inoltre, è stato fornito il supporto tecnico-scientifico alle attività istituzionali afferenti all’area della mobilità e dei trasporti, con particolare attenzione alla realizzazione di politiche e progetti di mobilità sostenibile, nonché all’individuazione di forme di finanziamento alternative.

B) ATTIVITÀ DI VAS NEI CASI DI VARIANTI O MODIFICHE AL PTCP VIGENTE

  • Variante PTCP vigente in materia di infrastrutture per la mobilità: verifica di assoggettabilità alla VAS
    La procedura di verifica di assoggettabilità alla VAS della Variante al PTCP in materia di infrastrutture per la mobilità è stata attivata allo scopo di recepire le richieste di modifica presentate dai Comuni di Sovico, Albiate e Carate Brianza per l’eliminazione della previsione di variante alla SP6 e il progetto di prolungamento della M5 a Monza. Sulla base delle analisi condotte è possibile affermare che la realizzazione del prolungamento della M5 comporterà vantaggi dal punto di vista della qualità dell’aria e del sistema della mobilità nel suo complesso, in quanto si prevede possa contribuire in modo significativo allo split modale verso il sistema pubblico lungo una delle principali direttrici in ingresso verso l’area centrale milanese, sgravando la rete viaria. Il tracciato interferisce, nel suo primo tratto, previsto in parte in trincea, con la Rete verde, il PLIS Grugnotorto-Villoresi e gli AAS, rendendo necessaria la predisposizione di un progetto paesaggistico/ambientale complessivo, con particolare riferimento all’area del deposito di Monza-Casignolo e alla fermata di Monza-Brianza.
    Lo stralcio della previsione infrastrutturale della nuova connessione viabilistica in variante alla SP6 nei Comuni di Sovico, Albiate e Carate Brianza, comporta evidenti effetti positivi sul paesaggio, in quanto la nuova infrastruttura avrebbe interessato prevalentemente aree non urbanizzate, oggetto di diverse tutele paesistico-ambientali, senza significative ricadute in termini di alleggerimento del traffico sulla rete di mobilità.
  • Valutazione Ambientale Strategica del PTCP in adeguamento alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo ai sensi della LR 31/2014.
    Una volta definite le soglie di riduzione provinciali complessive, la Provincia ha scelto di proporre ai Comuni soglie differenziate di riduzione, sulla base dell’Indice di Urbanizzazione Territoriale del Quadro Ambientale Provinciale di appartenenza. Infine, con l’obiettivo di consentire la massima aderenza alle differenti situazioni territoriali vengono introdotti criteri di adattabilità delle soglie di riduzione individuate, in relazione ad alcuni parametri caratterizzanti i sistemi insediativo, della mobilità e paesaggistico-ambientale proprio dei singoli comuni. Nel complesso gli obiettivi e le azioni introdotte dal PTCP appaiono sostanzialmente sostenibili rispetto al contesto ambientale provinciale e al suo trend di sviluppo, in ragione della diminuzione delle potenziali nuove pressioni ambientali generate dalla attuazione di nuove trasformazioni a fini edificatori, grazie alla riduzione delle attuali previsioni di nuova urbanizzazione e per l’indirizzo e controllo introdotto ai fini della conservazione delle aree di maggiore valore agronomico, ecologico o paesaggistico.

C) AGGIORNAMENTO DEL QUADRO CONOSCITIVO RELATIVO AL FENOMENO DEGLI “OCCHI POLLINI”
Le attività oggetto del protocollo di collaborazione sottoscritto da Provincia, ATO e Brianzacque nel 2018, si sono concentrate sul settore orientale della provincia, interessato dalle manifestazioni più note del fenomeno.
In questa prima fase sono stati raccolti e analizzati i dati relativi alle indagini geognostiche contenuti nelle pratiche edilizie. Le analisi, condotte dallo Studio di Geologia “Geosfera”, si sono focalizzate sul riconoscimento di parametri che permettano di identificare i settori del sottosuolo dove sono presenti cavità vere e proprie o orizzonti a bassa capacità portante. Mettendo in relazione queste evidenze con il contesto geologico, si è potuto ridefinire con maggior dettaglio gli areali di suscettività indicati sulla Tav. 8 del PTCP e fornire una chiave di lettura del fenomeno orientata alla pianificazione territoriale, proponendo indicazioni operative a supporto della gestione del territorio. In quest’ottica, l’approfondimento, oltre a fornire una preliminare lettura del rischio legato ai potenziali effetti del fenomeno, ha tracciato linee di indirizzo utili alla prevenzione del fenomeno: per l’esecuzione delle indagini geognostiche; per la gestione degli aspetti legati all’invarianza idraulica e idrogeologica; per la corretta valutazione della vulnerabilità della falda.
Con la DGR n. XI/4685 del 10 maggio 2021 Regione Lombardia ha assunto questo studio tra quelli di riferimento per la redazione della Componente Geologica, Idrogeologica e Sismica dei PGT.

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