Adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Monza e Brianza alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo e aggiornamento del quadro conoscitivo relativo al fenomeno degli “occhi pollini” (Fase 2)
Informazioni
Attività istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (artt.2 e 3 dello Statuto) a favore di Provincia di Monza e della Brianza
Franco Sacchi
Fabio Bianchini [capo progetto], Francesca Boeri, Mauro Barzizza, Francesca Cella, Matteo Gambino, Alma Grieco, Evelina Saracchi [staff PIM], Andrea Airoldi, Riccardo Coronati, Elena Corsi, Elisa Devecchi, Davide Mauri, Lorenzo Villa [collaboratori esterni]
IST_08_20
Marzo 2023
L’attività concerne il supporto tecnico-scientifico e operativo alla struttura tecnica dell’Ente socio nell’espletamento delle seguenti attività:
A) Collaborazione tecnico-scientifica e operativa alle attività relative all’adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo;
B) Collaborazione all’attività di aggiornamento del quadro conoscitivo relativo al fenomeno degli “occhi pollini” (fase 2 – estensione all’intero territorio provinciale).
A) Collaborazione tecnico-scientifica e operativa alle attività relative all’adeguamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo;
L’attività, secondo i contenuti del Documento di indirizzi (DDP n. 61/2019 del 24/05/2019), ha riguardato la collaborazione alla struttura tecnica della Provincia per la predisposizione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale in adeguamento alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo ai sensi della LR 31/2014, tenendo conto delle opportune sinergie con il redigendo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), oggetto di altro accordo PIM-Provincia, sia per quanto concerne la costruzione della parte di quadro conoscitivo relativa agli aspetti inerenti il sistema delle infrastrutture e della mobilità, sia per la costruzione della domanda di mobilità futura (nei diversi orizzonti temporali individuati) e degli scenari di offerta.
La Variante del PTCP in adeguamento alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo sostituisce le “Linee guida per la determinazione del consumo di suolo alla scala comunale” col nuovo Allegato B, parte integrante dell’art. 46 delle Norme del Piano, che dettaglia gli obiettivi provinciali di riduzione del consumo di suolo, l’articolazione delle soglie di riduzione e i criteri per la determinazione e il recepimento delle soglie comunali di riduzione nei PGT.
L’Allegato B definisce gli obiettivi provinciali di riduzione del consumo di suolo – espressi in soglie di riduzione per arco temporale di riferimento -, l’articolazione delle soglie di riduzione tra i Comuni e i criteri per la determinazione e il recepimento delle soglie comunali di riduzione nei PGT.
Per la determinazione della soglia comunale di riduzione è prevista:
1) verifica della superficie a consumo di suolo da ridurre;
2) verifica del fabbisogno;
3) applicazione delle variabili di adattamento delle soglie alle specificità locali in relazione ai seguenti sistemi:
– sistema insediativo;
– sistema di mobilità;
– sistema paesaggistico-ambientale.
Le variabili di adattamento sono espresse in termini di punti massimi di riduzione o di maggiorazione della soglia. Il Comune sceglie a quali delle soglie (residenziale/altro) applicare le variabili di adattamento; è possibile, in alternativa, applicarle a entrambe in quota parte.
B) Collaborazione all’attività di aggiornamento del quadro conoscitivo relativo al fenomeno degli “occhi pollini” (fase 2 – estensione all’intero territorio provinciale).
L’attività rappresenta la prosecuzione nei restanti 40 comuni della precedente attività svolta all’interno del Programma di collaborazione Centro Studi PIM – Provincia per gli anni 2018-2019 (IST_15_18) che ha interessato un primo bacino di 15 comuni e ha riguardato il supporto tecnico-scientifico all’attività di aggiornamento del quadro conoscitivo relativo al fenomeno degli “occhi pollini” nel quadro di una di collaborazione inter-istituzionale (Provincia, ATO Monza e Brianza, Brianzacque srl) finalizzata a delineare con maggior precisione le aree di pericolosità, associare ad esse il relativo grado di rischio ed individuare soluzioni per la gestione e la prevenzione della problematica degli occhi pollini a livello di pianificazione territoriale e nella gestione del servizio idrico integrato