Aggiornamento Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di San Donato Milanese
Informazioni
Attività svolta su incarico del Comune di San Donato Milanese
Franco Sacchi
Mauro Barzizza (capo progetto); Sara Bonvissuto, Luca sterpi, Graziella Marcotti [collaboratori esterni]
CON_09_09
Febbraio 2012
Il Piano Generale del Traffico Urbano del Comune di San Donato Milanese, adottato dalla Giunta Comunale con delibera n.19 del 08/02/2011, è stato approvato dal Consiglio Comunale con delibera n.47 del 30/10//2011 e recepisce le Osservazioni accolte, le relative Controdeduzioni e gli Emendamenti approvati con delibera di CC 47/2011.
Il PGTU si propone, in sintonia con le previsioni di più ampio respiro (PGT e interventi infrastrutturali sovracomunali), di individuare le risposte idonee alla risoluzione delle criticità esistenti per le diverse componenti della mobilità: pedoni, cicli, trasporto pubblico, autovetture e mezzi pesanti. Il Piano Urbano del Traffico è infatti uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo (durata biennale), finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico, il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali e fa riferimento alle infrastrutture esistenti e ai progetti in fase di attuazione, rispetto ai quali individuare gli interventi di riorganizzazione dell’offerta e di orientamento della domanda.
Il quadro conoscitivo è stato ottenuto mediante: la lettura di dati e di documentazione disponibili dalle fonti ufficiali, l’effettuazione di indagini e sopraluoghi sul campo (settembre-ottobre 2009), la ricostruzione dei carichi di traffico che interessano il Comune di San Donato Milanese (mediante una campagna di rilievi – ottobre-novembre ‘09, febbraio ‘10), l’effettuazione in determinati ambiti di un’indagine specifica sulla sosta (novembre 2009). Esso ha evidenziato nel complesso una buona dotazione insieme ad una serie di criticità legate in particolare alla sosta (in corrispondenza soprattutto del complesso ospedaliero e delle fermate della metropolitana e della ferrovia), al traffico di attraversamento (che insiste su specifici assi urbani), alla sicurezza dei pedoni e dei ciclisti.
Il quadro propositivo/progettuale individua le linee generali e fornisce le indicazioni sugli interventi previsti e da programmare, in particolare la riqualificazione di strade, la modifica e messa in sicurezza delle intersezioni, finalizzati alla risoluzione delle problematiche emerse nel quadro conoscitivo.
Il fulcro del PGTU è la classificazione funzionale della rete stradale, ossia la gerarchizzazione degli assi stradali. E’ fondamentale infatti specializzare la rete stradale per le differenti tipologie di spostamenti, al fine di minimizzare le interferenze tra esigenze diverse e di migliorare le caratteristiche degli itinerari in funzione delle tipologie di traffico ad essi destinate. Si individuano quindi gli itinerari principali, che rappresentano, nella maglia viaria urbana, gli assi di accesso alla città e i collegamenti fra i quartieri, destinati ad assorbire la quota di traffico di attraversamento (veicoli leggeri e pesanti). A complemento di questi itinerari di connessione con i comuni contermini e con la viabilità principale, viene individuata la maglia che svolge un ruolo di puntuale distribuzione ai singoli insediamenti; tale viabilità è destinata quindi ad assorbire i flussi di traffico volti ad alimentare la viabilità locale ed è utilizzata anche dal trasporto pubblico su gomma. Le strade locali, infine, sono destinate ad assorbire esclusivamente i movimenti veicolari dei residenti e degli utenti delle funzioni presenti nelle singole zone. All’interno di queste zone, che progressivamente potranno essere riorganizzate e sistemate secondo il modello delle “isole ambientali” (zone 30), devono essere il più possibile scoraggiati i flussi di attraversamento.
Per specifici ambiti vengono formulate proposte di intervento, che dovranno essere valutate puntualmente nelle fasi successive della progettazione (Piani Particolareggiati ed Esecutivi).
E’ stato inoltre predisposto il regolamento viario, indicante le principali norme/riferimenti (da seguire in occasione di interventi di messa in sicurezza/riqualifica/nuova realizzazione in materia di strade, piste ciclabili, marciapiedi, ecc.). Sono stati inoltre inseriti alcuni esempi di sistemazioni/messa in sicurezza.
A conclusione del documento vengono organizzati in fasi temporali gli interventi proposti. La gradualità del Piano è giustificata, oltre che dalla limitatezza delle risorse, dalla necessità di accompagnare la sua verifica e la sua attuazione con un programma di informazione e di coinvolgimento della popolazione in un processo di progettazione partecipata, in particolare per quanto riguarda la progettazione/realizzazione delle “isole ambientali”.