Collaborazione tecnico‐scientifica alla Variante generale al PGT, alla Valutazione Ambientale Strategica e al Regolamento Edilizio del Comune di Caponago

 Collaborazione tecnico‐scientifica alla Variante generale al PGT, alla Valutazione Ambientale Strategica e al Regolamento Edilizio del Comune di Caponago

Informazioni

Tipologia Attività

Attività Istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (artt. 2 e 3 dello Statuto) a favore di Comune di Caponago

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Dario Corvi [Capo progetto PGT e RE], Francesca Boeri [Capo progetto VAS e PUGSS] Valentina Brambilla, Francesca Cella, Matteo Gambino, Giuseppina Grieco, Evelina Saracchi [staff PIM], Alessandro Alì, Elena Corsi, Dario Sbalzarini [Collaboratori esterni]

Codice Ricerca

IST_04_20

Data

Aprile 2024


La Variante al PGT si propone di lavorare su 4 assi strategici.

Costruire l’infrastruttura verde e blu
Il Piano disegna due progetti strategici per la città pubblica: “il nuovo parco urbano di viale Monza” e “il parco lineare del Molgora e della spina verde nord”. Due progetti strategici che mirano a rafforzare e valorizzare il paesaggio naturale di Caponago quale elemento su cui fondare la riqualificazione di parti di città. I progetti strategici dettano una serie di azioni per rafforzare l’inclusione e la connessione tra aree verdi oggi frammentate attraverso varchi tra l’edificato e la riconversione funzionale di spazi per le infrastrutture. Per definire una capillare rete di percorsi di mobilità lenta che possa mettere a sistema gli spazi aperti con le attrezzature pubbliche e la trama dei percorsi sovralocali del Villoresi e del PLIS P.A.N.E.. Per valorizzare il reticolo idrico, in particolare il torrente Molgora, quale importante elemento naturalistico e asse portante del sistema fruitivo territoriale. Per tutelare porzioni di aree agricole o naturali anche attraverso il meccanismo della compensazione che consente di acquisire al patrimonio pubblico ambiti finalizzati al potenziamento dei servizi, del verde urbano e territoriale e al recupero ambientale-paesistico nonché fruitivo di spazi aperti. Inoltre, il disegno dei progetti strategici che prevedono la rinaturalizzazione di ampie aree oggi urbanizzate, unitamente alla ridefinizione di alcune previsioni insediative su suolo libero consente di contenere considerevolmente il consumo di nuovo suolo, garantendo il raggiungimento degli obiettivi di riduzione fissati a livello regionale e provinciale.

Consolidare il sistema economico e implementare l’attrattività
Le azioni che il PGT individua per consolidare e migliorare l’attrattività economica di Caponago sono:

  • individuare un tessuto per attività economiche in cui rendere possibile l’integrazione tra spazi per la produzione di beni e servizi, servizi alle imprese, ai lavoratori e agli utenti, attività commerciali e pubblici esercizi;
  • attivare un processo di riqualificazione, agendo sullo spazio pubblico, ristabilendo condizioni di qualità entro contesti tradizionalmente marginali, e sul patrimonio edilizio privato, sostenendo l’adeguamento degli spazi esistenti e consentendo di far fronte ai veloci cambiamenti dei settori produttivi;
  • limitare la possibilità di insediare funzioni residenziali all’interno di ambiti produttivi al fine di ridurre rischi di incompatibilità e conseguente marginalizzazione della componente economica, soprattutto se coincidente con la funzione di tipo produttivo;
  • tutelare e incentivare la rete del commercio urbano di vicinato.

Rafforzare l’identità di un piccolo centro e rigenerare il patrimonio edilizio storico
Il Piano intende rafforzare l’immagine del centro storico di Caponago, estendendo la qualità oggi riconoscibile e contrastando episodi di criticità, individuati in particolare nel nucleo storico, dove fenomeni di prolungato degrado e abbandono esigono specifica attenzione. Si tratta di edifici di rilevanza storica o ambiti produttivi dismessi dove la rilevante dimensione dei manufatti e degli spazi aperti pertinenziali, oltre ai vincoli di tutela, richiedono interventi di riqualificazione complessi.

Custodire il paesaggio agricolo, risorsa del territorio
Obiettivo primario del Piano è quello di mantenere viva la funzione agricola originaria, individuando un sistema di regole che consenta di privilegiare l’attività di produzione agricola senza rigidi vincoli che renderebbero difficile la produzione, in un contesto di tutela e valorizzazione del paesaggio. In particolare:

  • si intendono sviluppare processi di valorizzazione delle numerose cascine che caratterizzano il paesaggio agricolo, promuovendo azioni di miglioramento della funzione fruitiva, agrituristica e di vendita diretta dei prodotti;
  • viene data la possibilità di recuperare il nucleo rurale con interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio rispettosi delle caratteristiche tipo-morfologiche originali, insieme alla possibilità di insediare diversi tipi di attività, tra cui anche la residenza e i servizi privati;
  • si propone di rafforzare le relazioni lente, pedonali e ciclabili, valorizzando e riscoprendo la trama minuta dei percorsi rurali che hanno mantenuto una loro riconoscibilità all’interno degli ambiti agricoli, divenendone, a tratti, elemento ordinatore.

La seconda attività ha riguardato la redazione del nuovo Regolamento Edilizio, adeguato alla DGR XI/695 del 24/10/2018, concernente l’adozione del regolamento edilizio-tipo di cui all’articolo 4, comma 1 sexies, del DPR 380 del 6 giugno 2001. Particolare attenzione è stata conferita ai temi energetici, alla qualità di edifici e spazi aperti e di sicurezza sul lavoro, con il tentativo di fare regole semplici e lineari, che non creino vincoli alla riqualificazione dell’esistente, ma che contribuiscano alla qualità degli interventi.

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