Collaborazione tecnico-scientifica alla redazione degli atti costituenti Variante al Piano di Governo del Territorio del Comune di Carnate e Valutazione Ambientale Strategica

 Collaborazione tecnico-scientifica alla redazione degli atti costituenti Variante al Piano di Governo del Territorio del Comune di Carnate e Valutazione Ambientale Strategica

Informazioni

Tipologia Attività

Attività istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (art. 2 e 3 dello Statuto) a favore di Comune di Carnate

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Fabio Bianchini [capo progetto], Cristina Alinovi, Mauro Barzizza, Matteo Gambino, Alma Grieco [Staff PIM] Luca Alessio, Mauro Cavicchini, Elena Corsi [consulenti esterni]

Codice Ricerca

IST_08_18

Data

Dicembre 2022


Con Deliberazione della Giunta Comunale n° 62 del 15/06/2016 l’Amministrazione Comunale di Carnate ha deciso di intraprendere il percorso per la redazione della Variante parziale al Piano di Governo del Territorio vigente, con l’obiettivo di rispondere in maniera efficace a una serie di questioni ormai non più rinviabili, oltre che di specificare o adeguare, rispetto all’esperienza maturata nel quinquennio trascorso dall’approvazione del PGT, gli strumenti che lo compongono e ridefinire le strategie complessive di governo del territorio.
Da un lato, la sopravvenuta approvazione nel 2013 del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Monza e della Brianza e la più recente entrata in vigore dell’Integrazione al PTR in tema di consumo di suolo e della conseguente variante al PTCP, dall’altro la necessità di intervenire sui documenti di PGT, a fronte della decadenza dei titoli giuridici relativi alle aree soggette a trasformazione urbanistica per le quali non sia stata sottoscritta la convenzione urbanistica del Piano attuativo o di altro atto di programmazione entro tre anni dall’approvazione definitiva del PGT Vigente .
In tal senso, i caratteri territoriali, la crisi economica e le conseguenti diverse condizioni sociali ed economiche di Carnate, come emerse dalla verifica e dall’aggiornamento del quadro conoscitivo, dalle nuove istanze dei cittadini, dal sistema dei vincoli e dello stato di diritto vigente, insieme ai mutati indirizzi dell’Amministrazione comunale, hanno posto le basi per la definizione della Variante al Piano di Governo del Territorio, definitivamente approvata nel settembre 2022.
Gli elementi territoriali esistenti che la Variante di Piano intende valorizzare e potenziare, nonché le mutate dinamiche del contesto economico e territoriale insieme all’analisi delle criticità che hanno condizionato l’attuazione del PGT previgente sono gli elementi che hanno guidato l’elaborazione delle principali scelte strategiche di ordine generale della Variante di Piano di Governo del Territorio, in coerenza con le Linee guida elaborate dall’Amministrazione, portando alla definizione delle priorità e alla loro declinazione nell’assetto territoriale.
La Variante, confermando nella sostanza la struttura del precedente Piano, si muove prevedendo rimodulazioni alle previsioni del PGT vigente nel rispetto dei criteri di riduzione del consumo di suolo definiti dal legislatore regionale nell’Integrazione al Piano Territoriale Regionale, secondo i quali la trasformazione, per la prima volta, di una superficie agricola costituisce consumo di suolo.
La Variante recepisce, inoltre, il sistema di tutele paesistico-ambientali introdotto dal PTCP, ricalibrando le potenzialità di trasformazione e dando la priorità a interventi di riqualificazione e di completamento all’interno del perimetro del tessuto urbano consolidato (6) rispetto a interventi che prevedono nuovo consumo di suolo (4).
Rispetto al governo della città esistente, la Variante articola lo spazio costruito per ambiti, attraverso una classificazione fatta sulla base di caratteristiche morfologiche, funzionali e tipologiche dell’edificato che consente di semplificare i contenuti normativi, incentivare la riqualificazione e il recupero edilizio, oltre che di promuovere un adeguato mix funzionale e aumentare la qualità urbana dei tessuti che presentano maggiori criticità sociali e funzionali.
Infine, l’individuazione degli Ambiti di rigenerazione si declina all’interno della Variante in una porzione di città di dimensioni importanti individuata in relazione alla sua centralità rispetto al territorio comunale, alla presenza dei nodi di interscambio verso l’area metropolitana e Milano, nonché all’incoerenza del tessuto urbano, ma anche rispetto alla vocazione pedonale degli spazi urbani. Per essa si ritiene opportuno valutare l’applicazione di uno strumento nuovo di indirizzo e regolazione delle trasformazioni che, sul modello degli Schemi Urbanistici di Assetto previsti dalla normativa emiliano-romagnola, sia in grado di garantire una visione della città che consideri la qualità urbana come un obiettivo prioritario.
Da questa impostazione deriva un quadro progettuale coerente con gli aspetti vincolistici e di previsioni sovraordinati che mira a intervenire, anche nel medio-lungo termine, negli ambiti urbani incoerenti e nei margini fra edificato e spazi aperti, individuando le strategie e le trasformazioni in grado di contribuire al disegno globale della città e al suo complessivo riassetto urbano senza per altro dimenticare il riequilibrio ambientale:
• Riconversione ex Scatolificio;
• Riordino morfologico dell’ambito ex Fornace;
• Ampliamento del Parco Agricolo Nord Est;
• Villa Banfi, cuore della città pubblica;
• Rigenerazione del quartiere Stazione;
• Rilancio produttivo dell’ambito ex Mellin;
• Valorizzazione e connessione dei nuclei storici.

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