Collaborazione tecnico-scientifica alla redazione del Nuovo Documento di Piano, Variante generale al Piano dei Servizi e Piano delle Regole e Valutazione Ambientale Strategica del Comune di Bussero
Informazioni
Attività Istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (artt. 2 e 3 dello Statuto) a favore di Comune di Bussero
Franco Sacchi
Dario Corvi, Francesca Boeri [capi progetto] Valentina Brambilla, Francesca Cella, Giuseppina Grieco, Evelina Saracchi [staff PIM] Dario Sbalzarini, Elena Corsi [Collaboratori esterni]
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Marzo 2022
Il futuro che Bussero vuole costruire attraverso il nuovo PGT è di una città che sappia svilupparsi trovando il giusto equilibrio tra la propria identità e la volontà di maggiore apertura al territorio.
Il Piano lavora infatti su due versanti.
Da un lato, si cerca di porre attenzione alla qualità ambientale e alla tutela e custodia del patrimonio rurale, che ha caratterizzato la costruzione del paesaggio agrario, oggi fondamentale presidio anche rispetto alla memoria storica dei luoghi. Un paesaggio in cui l’acqua ha un ruolo centrale, con il torrente Molgora che definisce il confine verso Gorgonzola e i due canali artificiali, Martesana e Villoresi, che a nord e a sud costruiscono due linee di connessione tra Adda e Ticino. A questi si aggiunge la rete irrigua che da linfa ai terreni agricoli. In questo disegno trova spazio lo sviluppo della rete ecologica comunale. Il Piano prevede la realizzazione di un importante bosco urbano nell’area degli elettrodotti, lungo la cui linea sarà sviluppato un nuovo corridoio ecologico primario. Saranno poi salvaguardati e rafforzati i corridoi esistenti, che potranno contare anche su una diffusa strategia di forestazione urbana connessa alle trasformazioni.
Dall’altro lato, il Piano interviene sul costruito. La parte urbana di Bussero si caratterizza per la buona qualità dell’abitare, con un patrimonio edilizio esistente che non evidenzia particolari criticità, se non nel centro storico, che presenta tipici processi di invecchiamento e di necessità di riqualificazione. Il Piano cerca pertanto di costruire un apparato normativo per quanto possibile semplice e chiaro, con incentivi mirati alla valorizzazione del patrimonio esistente.
Bussero ha però anche la necessità di cambiare e innovare, trovando nuove vie di sviluppo. A livello territoriale si prova ad attivare un percorso di sempre maggiore integrazione con il sistema dell’Adda Martesana, considerato oggi un’eccellenza a livello dell’area metropolitana milanese. Integrazione che nel PGT passa attraverso politiche che mettono al centro la mobilità dolce e il trasporto pubblico. La volontà di apertura della stazione della metropolitana verso sud rappresenta una nuova connessione privilegiata anzitutto con il Naviglio, che diventa sempre più elemento da integrare con la città. Le dorsali ciclopedonali che si sviluppano verso i comuni contermini, in particolare, Carugate e Pessano a nord e Cernusco e Gorgonzola sulla Martesana, sono a loro volta fondamentali elementi di integrazione territoriale.
In ragione di questi elementi che contraddistinguono Bussero, il Piano prevede uno scenario di moderata crescita, individuando solamente tre ambiti di trasformazione, con l’obiettivo di essere maggiormente selettivi e rendere più sostenibili le trasformazioni. Tre progetti strategici dai quali attivare un processo di rigenerazione e trasformazione.
Tre progetti che da nord a sud vedono la costante di Viale Europa, che negli intenti del Piano dovrà sempre più trasformarsi in asse di connessione tra diverse parti di città, assumendo un nuovo ruolo con una dimensione più locale, sia in termini di spazi che di percezione.
Il centro storico dovrà essere il luogo privilegiato della rigenerazione. Come molti centri soffre oggi la difficoltà di attivare processi diffusi e integrati. Le opportunità ci sono e il Piano prova a incentivare questi processi, anche attraverso un percorso di riqualificazione dello spazio pubblico. Altra opportunità offerta è legata al commercio di vicinato, che si prova a incentivare scomputandolo dal calcolo delle superfici.
L’ambito dei servizi, cuore funzionale di Bussero, dovrà giocare la partita strategica della riconfigurazione dei plessi scolastici, che necessitano di importanti interventi e divengono per questo occasione per ripensare in forma estesa quella porzione di città. Il riaccorpamento di tutte le scuole in un unico ambito, con il rifacimento integrale della scuola materna, ricollocata, e delle scuole medie, sarà la principale sfida in tema di servizi.
Infine, la nuova Porta Sud. La stazione dovrà assumere un nuovo ruolo. Non più solo fermata della metropolitana, ma cuore della mobilità e dell’interscambio tra flussi e persone. L’occasione di dare una nuova impostazione allo sviluppo dell’ambito degli elettrodotti, con un intervento più sostenibile e attuabile, può portare a dare maggiore respiro all’area, aprendo anche la viabilità verso ovest. L’apertura a sud della metro, con l’intervento di recupero di Cascina Gogna, rappresenta poi un’opportunità fondamentale da perseguire in chiave di sviluppo di funzioni ricettive, fruitive e turistiche, portando anche ad attirare nuove funzioni intorno al polo della stazione.
Se la prospettiva è dunque quella di una maggiore apertura al territorio, potenziando le reti di relazione e le connessioni, anche in tema di servizi dovrà proseguire il rafforzamento delle relazioni con i Comuni limitrofi. Già oggi Bussero si integra con Gorgonzola e Cernusco sul Naviglio per diversi servizi di livello sovracomunale. La realizzazione del nuovo centro polifunzionale dota anche Bussero di un servizio capace di servire un bacino di utenti oltre il Comune, che può inoltre essere sede e centro importanti realtà territoriali.
Un Piano che guarda anche alle nuove generazioni, cercando dunque di valorizzare la rete di servizi, a partire dalla formazione che rappresenta il maggiore investimento previsto e con interventi che provano a rendere la città maggiormente attrattiva per le giovani coppie, con una parte di nuove abitazioni previste a loro orientate.
Bussero attraverso il nuovo PGT guarda dunque al suo futuro con un approccio nuovo, più aperto e incline al cambiamento, disegnando un Piano ambizioso per i servizi e la città pubblica ed equilibrato nelle dinamiche di sviluppo.