Comune di Carpiano. Documento di inquadramento delle politiche urbanistiche

 Comune di Carpiano. Documento di inquadramento delle politiche urbanistiche

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta su incarico di Comune di Carpiano

Direttore

Luciano Minotti

Gruppo di lavoro

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Franco Sacchi [capo progetto], Mauro Barzizza, Alma Grieco, Claudio Grossoni, Carlo Lissoni, Maria Evelina Saracchi, Cinzia Vanzulli [staff PIM]; Cesare Benzi, Paolo Riganti [collaboratori esterni]

Codice Ricerca

CON_11_03

Data

Ottobre 2003


Il Documento di inquadramento delle politiche urbanistiche (LR 9/99) è lo strumento attraverso cui l’Amministrazione Comunale intende definire un quadro di riferimento per le trasfor¬mazioni urbanistico-territoriali del comune, da promuoversi attraverso la concertazione/coope¬razione con soggetti pubblici/privati e da realizzarsi attraverso Programmi Integrati di Intervento (PII).
L’analisi urbanistico-territoriale condotta segnala un rapido esaurimento delle potenzialità attuative del PRG, sia in ragione di una sostenuta domanda di aree residenziali (a seguito di una forte crescita di popolazione e famiglie) sia in ragione di una crescente richiesta di aree produttive (determinata da un notevole incremento di unità locali e addetti).
Il sistema dei servizi e del verde urbano, sia in termini di dotazione di aree sia in termini di prestazioni, appare invece soddisfacente. La gamma dei servizi dovrebbe però essere ampliata, con la previsione dell’asilo nido e della scuola media, mentre la dotazione di aree a standard potrebbe trovare diversa articolazione distributiva, in modo da lasciare spazio in futuro a possibili integrazioni urbane.
Infine, gli interventi infrastrutturali in via di completamento appaiono in grado di risolvere alcune criticità di breve periodo. Sul medio-lungo periodo, anche in relazione alle scelte in ordine all’ipotizzata chiusura del sistema tangenziale esterno di Milano, occorrerà prendere in considerazione l’eventualità di procedere a una variante al tracciato della SP 40-Binasco-Melegnano.
Sotto il profilo strategico, invece, gli obiettivi generali e le linee di indirizzo per l’azione amministrativa che scaturiscono dal Documento possono così essere sintetizzate.
1) Acquisire e recuperare la Cascina Castello
Si tratta della scelta strategica del Comune, finalizzata a recuperare ad uso misto (in primis servizi, come il nuovo asilo nido e il centro civico, affiancati da funzioni private) un bene storico di grande valore, liberando così il cuore urbano da una funzione ormai incompatibile.
2) Consolidare e sviluppare l’impianto urbano
Per rispondere alla forte pressione insediativa, evitando un’incontrollata diffusione delle localizzazioni, si propone un moderato sviluppo residenziale in zona nord-est, oltre i confini stabiliti dal PTC del Parco Sud, ferma restando la continuità del corridoio verde.
3) Ricalibrare/integrare le aree verdi e a servizi
Si conferma la spina verde centrale lungo il Lisone e, attraverso il recupero degli standard in “eccesso”, si propone la connessione tra le aree verdi, il centro urbano, la zona a servizi a est e la campagna del Parco Sud.
4) Completare/riqualificare la zona industriale
Anche in questo caso, per evitare un eccesso di dispersione localizzativa, si propone di integrare l’area industriale di Francolino, recuperando “standard in eccesso” in direzione sud-est e prevedendo una moderata espansione a sud-ovest.
A fronte della complessità di tale campo d’azione, occorre rafforzare la capacità del Comune di “far sistema”, integrando, per quanto possibile, politiche, progetti, interventi, strumenti e risorse, sviluppando in altri termini cooperazione istituzionale e partenariato pubblico-privato. In questo quadro, il confronto con il Parco Sud si rivela come un passaggio ineludibile.
Infine, il Documento mette in luce regole e procedure in grado di disciplinare i rapporti pubblico-privato nella fase di presentazione-approvazione delle proposte, con particolare riferimento ai criteri in base ai quali verranno valutate e selezionate le proposte, alla conformità delle proposte d’intervento alla disciplina urbanistica vigente e ai casi/condizioni in cui potranno essere considerati in variante al PRG, alla documentazione necessaria ai fini della presentazione delle proposte di PII

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