Comune di Cassina de’ Pecchi. Collaborazione tecnico-scientifica alla redazione degli atti costituenti la Variante generale al Piano di Governo del Territorio e Valutazione Ambientale Strategica
Informazioni
Attività istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (artt.2 e 3 dello Statuto) a favore di Comune di Cassina de’ Pecchi
Franco Sacchi
Dario Corvi (PGT), Francesca Boeri (VAS) [capi progetto], Maria Evelina Saracchi, Matteo Gambino [staff PIM], Dario Sbalzarini, Elisa Torricelli, Marco Norcaro, Elena Corsi [collaboratori esterni]
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Febbraio 2024
L’indagine conoscitiva svolta sugli aspetti sociali, economici e territoriali, ha restituito un territorio in fase di transizione.
Dal punto di vista delle dinamiche demografiche, a Cassina si registra un incremento costante (+5,6% dal 2011), seppur lieve, della popolazione residente dovuto a valori in attivo del saldo migratorio e del saldo naturale. Questo è tuttavia accompagnato anche da un progressivo invecchiamento della popolazione, il cui indice di vecchiaia è incrementato negli ultimi dieci anni da 137 a 172, così come l’età media che passa da 43,4 a 45,4 anni, rispecchiando l’andamento complessivo dei Comuni limitrofi.
Relativamente al quadro economico, la popolazione di Cassina risulta avere livelli di istruzione, tassi di occupazione e reddito mediamente buoni. Se infatti il tasso di occupazione è superiore alla media di Città Metropolitana, il reddito medio è lievemente inferiore ma comunque fra i più alti fra i Comuni contermini (solo Cernusco è più alto).
Il territorio dell’Adda Martesana sta vivendo una fase di passaggio da una tradizione manifatturiera ad un’economia maggiormente improntata ai servizi, un processso di riconversione che a Cassina si riflette con una perdita significativa di addetti dal 2012 ad oggi (-26,2%) e una flessione più contenuta delle Unità Locali (-3,2%). I settori che hanno visto il maggior calo di addetti sono il manifatturiero ed il commercio, a favore soprattutto di servizi alle imprese e ristorazione, e, in misura più contenuta ma comunque importate, di servizi alla persona, costruzioni e logistica.
La congiuntura di flessione si riflette, in parte, anche sulle dinamiche del mercato immobiliare, che registrano una complessiva decrescita dei valori di compravendita anche nel residenziale nuovo, che invece nel contesto evidenzia delle performance generalmente in positivo.
Dal punto di vista territoriale, Cassina non è investito direttamente da grandi trasformazioni, collocandosi tuttavia entro un quadro dinamico e caratterizzato dalla elevata accessibilità e dalla presenza di importanti risorse ambientali. Presupposti questi che indubbiamente costituiscono un valore competitivo, facendo da volano per procesi di rigenerazione urbana che sono già in atto, in un quadro di impennata dei valori immobiliari di Milano.
Il Piano precedente ha svolto un ruolo di spartiacque fra il termine di una stagione espansiva dell’urbanizzato e l’avvio di processi di rigenerazione. Il nuovo Piano dovrà confrontarsi con le tematiche evidenziate e rilanciando sui temi del contenimento del consumo di suolo e, soprattutto, della rigenerazione, traghettando i processi di trasformazione in atto verso una conclusione e avviandone di nuovi.
Il tutto all’insegna della sostenibilità ambientale, che sempre più si accompagna ai temi del paesaggio e della sua fruizione, rileggendo in chiave contemporanea il ruolo del Naviglio e del territorio agricolo del Parco Sud, ma anche gli ambienti urbani in stretta connessione con gli spazi pubblici.
Si delineano così tre progetti strategici, “La via del Martesana”, “Una Greenway fra Cassina e Sant’Agata”, “Restituire centralità allo spazio pubblico”, che ridisegnano la struttura urbana coniugando molteplici dimensioni in un’ottica di miglioramento della qualità urbana e del vivere collettivo.
Particolare attenzione verrà conferita, infine, al sistema delle regole di governo della città. Regole più semplici, ma non per questo meno efficaci: il nuovo Piano adotterà infatti dei dispositivi orientati ad agevolare le trasformazioni, ponendo attenzione ai valori del territorio alla sostenibilità ambientale delle trasformazioni stesse, introducendo un adeguato equilibrio fra forme di incentivazione e compensazioni.