Comune di Lecco-Collaborazione tecnico-scientifica nella pianificazione delle alternative progettuali per la messa in sicurezza/riqualificazione tratto svincolo Bione-rotatoria Ticozzi-Dogana e procedura di Verifica VAS e Studio di Incidenza del PUMS

 Comune di Lecco-Collaborazione tecnico-scientifica nella pianificazione delle alternative progettuali per la messa in sicurezza/riqualificazione tratto svincolo Bione-rotatoria Ticozzi-Dogana e procedura di Verifica VAS e Studio di Incidenza del PUMS

Informazioni

Tipologia Attività

Attività istituzionale soggetta a contributo aggiuntivo (artt.2 e 3 dello Statuto) a favore di Comune di Lecco

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Mauro Barzizza [Capo progetto Attività A, B, C], Francesca Boeri [Capo progetto Attività D], Maria Evelina Saracchi, Matteo Gambino [staff PIM], Chiara Forlani, TRM Territorio Ambiente srl [collaboratori esterni].

Codice Ricerca

IST_25_21

Data

Marzo 2024


Nell’ambito del Programma di collaborazione PIM-Comune di Lecco (socio del Centro Studi PIM) sono state svolte attività di supporto tecnico-scientifico alla struttura comunale finalizzate alla predisposizione di:
Attività A: Analisi del progetto di un nuovo ponte in affiancamento al ponte Manzoni (SS36) esistente;
Attività B: Pianificazione alternative progettuali per la riqualificazione svincolo Bione-rotatoria Ticozzi-Dogana;
Attività C: Macro-simulazioni modellistiche delle alternative progettuali;
Attività D: Procedura di Verifica di assoggettabilità alla VAS e Studio di Incidenza del PUMS.

Attività A, B,C. Le attività hanno avuto la finalità di valutare le possibili alternative progettuali e individuare la soluzione più performante per la riorganizzazione del nodo viabilistico del Bione di Lecco, migliorandone complessivamente le condizioni di sicurezza per tutte le componenti della mobilità e riducendo/ eliminando le interferenze/criticità fra gli spostamenti interni alla città, quelli di accesso alle funzioni/servizi e quelli di relazione o extra-comunali.
L’analisi della situazione attuale ha evidenziato una serie di criticità connesse allo svincolo del Bione e agli assi ad esso afferenti che generano situazioni di pericolosità indotte dalla configurazione geometrica dei nodi e dalle eccessive velocità che assumono i veicoli stessi nelle ore di morbida.
Evidenziate le problematicità connesse alla situazione attuale, la valutazione parte dalla lettura del progetto definitivo predisposto da ANAS (Attività A), che prevede la realizzazione di un nuovo ponte in affiancamento all’esistente ponte Manzoni (SS36), per comprenderne le ricadute sul sistema circolatorio urbano e, in particolare, sullo svincolo del Bione.
In considerazione delle criticità evidenziate in ordine al progetto definitivo di ANAS, si ravvede la necessità/opportunità di integrare il progetto stesso (fermo restando le caratteristiche infrastrutturali), affinché maggiori siano i benefici in termini funzionali dei nodi e delle infrastrutture esistenti. Ciò comporta la necessità di gerarchizzare la rete stradale dell’intorno in base al ruolo funzionale, con conseguente riorganizzazione degli svincoli, la cui configurazione influenza la fluidità e il livello di servizio della viabilità ad essi afferenti.
Pertanto, a fronte di un’analisi del contesto territoriale-urbanistico- ambientale dell’ambito, oltre che delle caratteristiche dell’assetto viario e delle condizioni del traffico, derivanti dalla documentazione disponibile (PGT e PGTU, dati di traffico, entità delle relazioni O/D), lo studio individua le possibili alternative di intervento per la messa in sicurezza/riqualificazione del tratto stradale Pescate-SS36-svincolo Bione (SS36)-rotatoria Ticozzi-Dogana e delle relative intersezioni, definendone l’andamento planimetrico e le sezioni tipo.
Attraverso una comparazione tra i tre scenari progettuali proposti, che tiene conto anche della valutazione preliminare della sostenibilità territoriale-ambientale delle opere e degli esiti di specifiche macro-simulazioni modellistiche di traffico (Attività C), lo studio determina la soluzione migliorativa più performante.
L’Alternativa 1 (Scenario B) si pone l’obiettivo di migliorare la funzionalità degli assi afferenti, differenziandoli in relazione al diverso ruolo/grado gerarchico-funzionale: intervenendo sui nodi, contemplando il nuovo Ponte in affiancamento al Ponte Manzoni esistente (fermo restando le caratteristiche infrastrutturali del progetto ANAS) a doppio senso di marcia, privilegiando da Pescate le relazioni verso i quartieri Pescarenico, Belledo (Lecco), le funzioni presenti (centro sportivo) e i Comuni della sponda orientale del lago rispetto alle relazioni verso la Valtellina e la Valsassina.
L’Alternativa 2 (Scenario C) è caratterizzata dal medesimo obiettivo, ma offre una soluzione più costosa/impattante privilegiando da Pescate le relazioni verso la Valtellina, la Valsassina e i Comuni della sponda orientale del lago. L’Alternativa 3 (Scenario D) è caratterizzata dal medesimo obiettivo delle precedenti, ma rispetto all’Alternativa 1 offre anch’essa una soluzione più costosa/impattante e mantiene in esercizio le rampe attuali di connessione fra via Roma (Pescate) e la SS36.
I tre scenari progettuali individuati nello studio rispondono alla richiesta di risoluzione delle criticità emerse in fase di analisi dello stato di fatto e l’esito finale del confronto permette di identificare come preferibile lo scenario B, rispetto allo stato di fatto, allo Scenario A e agli altri scenari alternativi.
La soluzione progettuale ottimale scelta dal Comune di Lecco predilige lo Scenario B (Alternativa 1) per la quale oltre alla planimetria di progetto sono stati predisposti: planimetria di sovrapposizione, planimetria di segnaletica, calcolo sommario della spesa (computo metrico estimativo di massima) per lotti funzionali di intervento e stima dei tempi previsti per le fasi successive della progettazione e per la realizzazione delle opere.

Attività D. ll Rapporto preliminare per la Verifica di assoggettabilità alla VAS del PUMS di Lecco fornisce un primo inquadramento del Piano all’interno del contesto della pianificazione territoriale in vigore, attraverso un’analisi di coerenza con gli strumenti di pianificazione vigenti a livello sovraordinato, volta ad indagare il grado di accordo tra il PUMS stesso e i piani vigenti sul territorio con cui esso immediatamente si relaziona, con particolare riguardo ai suoi contenuti ambientali.
Il punto centrale del Rapporto preliminare è costituito dalla valutazione delle azioni proposte dal PUMS, focalizzando l’attenzione sugli effetti e sulle possibili criticità riguardanti le componenti ambientali – ovvero “Aria e atmosfera”, “Rumore”, “Energia”, “Popolazione e salute umana” – in quanto si ritiene che tali componenti siano quelle su cui vengono a manifestarsi gli effetti del traffico stradale determinati dalle scelte di piano.
In generale, le proposte del PUMS di Lecco generano effetti ambientali positivi sull’ambiente e sul territorio comunale

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