Comune di Nosate – Studio di fattibilita’ per il ripristino della strada comunale del Cerone
Informazioni
Attività svolta su incarico del Comune di Nosate
Luciano Minotti
Graziella Marcotti, Massimo Dallagiovanna, Dario Pinna
CON_17_02
Giugno 2003
Con la realizzazione delle vasche di spagliamento del Torrente Arno, i tratti della strada comunale
del Cerone in territorio di Nosate e di Castano Primo, che sono stati per molti anni sommersi dalle
acque di spagliamento, sono tornati visibili, ma non ancora transitabili.
Il comune di Nosate, singolarmente e insieme al comune di Castano Primo, ha richiesto sia alla
Provincia di Milano sia alla Regione Lombardia di farsi carico dei costi di ripristino dei tratti di
strada ora potenzialmente utilizzabili.
Il comune di Nosate ritiene che, per rendere più efficace la richiesta, è opportuno documentarla e
articolarla maggiormente, fornendo anche le stime dei costi e ha chiesto al Centro Studi PIM di
svolgere uno studio in questo senso.
Lo studio ha prodotto due diverse alternative di progetto, che sono state anche illustrate alla fine
del lavoro ai comuni di Castano Primo e Turbigo.
La prima ipotesi prevede:
− il ripristino della strada del Cerone in territorio di Nosate e di Castano Primo, dalla SP32 al
ponte sul Canale Villoresi, con la realizzazione di una strada di categoria F2, , che prevede due
corsie (una per senso di marcia) da 3,25 m, due banchine da 1,00 m;
− l’allargamento a 8.5m del ponte sul Canale Villoresi
− il riadeguamento del tratto dal ponte alla SP146, con la stessa sezione del tratto nuovo;
− la realizzazione d una pista ciclabile lungo la strada del Cerone dalla SP32 al punte sul canale
Villoresi, connessa alla rete dei percorsi ciclabili previsti dalla Provincia.
Questo collegamento consentirebbe di bypassare il centro storico di Nosate, ma il tratto sud,
urbanizzato, della SP146 sarebbe ancora interessato dal traffico di attraversamento e una parte del
traffico con O/D Malpensa sarebbe tentato di utilizzare ancora tutta la SP146.
La stima dei costi di queste opere e di questi interventi porta ad un totale di 1.063.000,00 €, dei
quali 681.000,00 relativi a interventi in Nosate, e 382.000,00 per interventi in Castano Primo.
La seconda ipotesi prevede di:
− riqualificare il collegamento fra lo svincolo di Lonate e la SS341 in Turbigo, realizzando una
strada di categoria F1
− ripristinare il restante tratto in comune di Nosate della strada del Cerone, con caratteristiche di
strada di categoria F2, affiancata da una pista ciclabile, connessa con il percorso proveniente da
Castano e con il percorso lungo il canale Villoresi
− raddoppiare la sezione del ponte sul canale Villoresi
− riqualificare il tratto di strada del Cerone dal ponte alla SP146, portandola a caratteristiche di
tipo F2 e introducendo eventualmente un marciapiede dalla intersezione al Cimitero, sul lato
degli accessi alle residenze;
− riqualificare la strada SP146, accentuandone le sue caratteristiche di strada urbana, nei tratti di
attraversamento delle aree residenziali di Turbigo e di Nosate, e di strada di interesse paesistico
nei tratti in cui costeggia in Canale Navigabile e il Naviglio Grande;
− disincentivare il traffico di attraversamento del Centro Storico di Nosate, adottando tecniche di
moderazione del traffico particolarmente efficaci.
Questa soluzione appare assai più efficiente rispetto all’obiettivo di proteggere Nosate dai traffici
di attraversamento, e consente di dare all’area un assetto molto più coerente con le caratteristiche e
gli obiettivi del Parco del Ticino.
La stima dei costi di queste opere e di questi interventi, porta ad un totale di 1.989.000,00 €, dei
quali 1.230.000,00 relativi a interventi in territorio di Nosate, e 759.000,00 per interventi in
territorio di Castano Primo.
Nelle fasi successive si prevede che vengano approfonditi i rapporti con i due comuni e che, in caso
di intesa, si punti a coinvolgere la Provincia di Milano, anche con la prospettiva di sviluppare il
progetto a livello definitivo e di presentarlo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (obiettivo 2.
misura 2.1), in quanto opera destinata a valorizzare e a migliorare la competitività del territorio e a
riqualificare un ambito periurbano degradato.