Il SIT / Mobilità e progetti infrastrutturali del Centro Studi PIM

 Il SIT / Mobilità e progetti infrastrutturali del Centro Studi PIM

di Redazione

Le reti stradale e del trasporto pubblico su ferro esistenti e future nel territorio metropolitano e lombardo

Il Sistema Informativo Territoriale del Centro Studi PIM

L’ampio patrimonio di conoscenze del territorio metropolitano accumulato dal Centro Studi PIM nello svolgimento della propria attività ha consentito, nel corso degli anni, la raccolta ed elaborazione di numerosi dati informatizzati, che, nel loro insieme, sono andati a costituire e alimentare il Sistema Informativo Territoriale (SIT) del PIM. Organizzato secondo una logica GIS (Geographic Information System), si articola in sezioni tematiche tra loro integrate:

  • il SIT Basi cartografiche, relativo ai dati cartografici di base, quali il Database Topografico Regionale, il DUSAF, i confini comunali, ecc.;
  • il SIT Urbanistica, relativo alle informazioni sulla pianificazione territoriale alle diverse scale e sulle principali trasformazioni urbanistiche;
  • il SIT Ambiente, relativo ai dati sui Parchi, i beni, il paesaggio, le reti ecologiche, ecc.;
  • il SIT Dati socio-economici, relativo a statistiche demografiche, abitative, sul lavoro e di altra natura;
  • il SIT Mobilità, relativo alle reti infrastrutturali (strade, nodi di svincolo, linee ferroviarie, metropolitane/metrotranvie con le loro stazioni/fermate) e ai dati di traffico (rilievi e simulazioni modellistiche).

La sezione Mobilità del SIT del PIM

Gli strati informativi delle reti stradale e del trasporto pubblico su ferro presenti nel SIT Mobilità del PIM sono il frutto di un processo di costruzione che si è andato affinando nel tempo, a partire dalle informazione di base derivanti dalle componenti “Infrastrutture per il Trasporto di Persone e Merci” della prima emissione della Carta Tecnica Regionale vettoriale (CT10) della Lombardia. Queste sono state via via aggiornate e completate con l’inserimento di tratti di rete di nuova realizzazione (ultimi in ordine di tempo la BreBeMi, l’Arco TEEM, la Tratta A della Pedemontana, il primo lotto della Tangenziale di Varese e la prima tratta della linea metropolitana M5) e con l’aggiunta di porzioni di reti delle regioni contermini (Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Canton Ticino), andando a delineare, sebbene con un minore grado di infittimento e di precisione all’allontanarsi dall’area metropolitana centrale, il contesto infrastrutturale esistente in un ambito territoriale corrispondente quasi all’intero Nord Italia.

La rappresentazione grafica delle maglie infrastrutturali (costituite da elementi lineari che corrispondono agli assi delle infrastrutture e da punti rappresentativi dei nodi significativi, ossia svincoli e stazioni/fermate) è stata, inoltre, arricchita di informazioni associate a ogni tratta, relative alla denominazione, alla gestione amministrativa, al servizio (nel caso delle ferrovie) e, soprattutto, alla classificazione in base alle caratteristiche gerarchiche e tecnico-funzionali, necessaria per consentire la rappresentazione dello scenario di stato di fatto delle reti di mobilità.

Un’ulteriore e parallela attività di implementazione del SIT Mobilità, mantenuta in costante aggiornamento, riguarda la raccolta di informazioni sui progetti infrastrutturali che interessano l’intero ambito di estensione delle reti esistenti, ma, ovviamente, con una maggiore attenzione e grado di dettaglio per quelli relativi al territorio metropolitano. A partire da queste informazioni progettuali sono state costruite le maglie infrastrutturali nello scenario futuro, anche in questo caso classificando ciascuna tratta in base alle caratteristiche gerarchiche e tecnico-funzionali di previsione. A ogni intervento progettuale afferente alle reti (univocamente denominato e codificato) sono, inoltre, associate indicazioni in merito allo stato di avanzamento progettuale e concertativo (dalle opere in cantiere a quelle semplicemente allo studio), la cui lettura d’insieme fornisce un quadro complessivo e progressivamente aggiornato sull’evoluzione prospettata per il sistema infrastrutturale. Le informazioni progettuali (relative, ad esempio, agli elaborati originali di progetto, agli atti approvativi o di pianificazione/programmazione di riferimento, ai soggetti a vario titolo coinvolti, ai costi e allo stato dei finanziamenti, alle tempistiche di realizzazione) sono oggetto di un continuo “monitoraggio” e sono raccolte in specifiche schede descrittive di ciascuno degli interventi codificati.

Per quanto riguarda, in particolare, i progetti stradali, laddove disponibili le informazioni cartografiche, è, inoltre, disponibile anche una graficizzazione più particolareggiata (seppure sempre schematica), comprensiva, in aggiunta all’asse stradale principale, anche del disegno delle rotatorie, dei rami di svincolo e dei tratti viari minori di adduzione, consentendo rappresentazioni più precise alle scale di maggior dettaglio.

La consultazione del SIT Mobilità: a breve disponibile on-line

Oltre che costituire lo strumento basilare per lo svolgimento delle proprie specifiche attività di pianificazione e progettazione nei settori di competenza, il SIT del PIM rappresenta anche, per alcuni tematismi fondamentali, un punto di riferimento per le attività di pianificazione e progettazione degli Enti associati.

A tali fine, grazie all’utilizzo della piattaforma cloud di ArcGis Online, il PIM intende rendere disponibile attraverso il proprio portale la possibilità di visualizzare l’assetto complessivo delle reti di mobilità cartografate nel proprio SIT, nello stato di fatto e nello scenario futuro, “navigando” sulle mappe alle diverse scale di rappresentazione (contraddistinte da diversi livelli di dettaglio/infittimento) e consultando le principali informazioni associate a ciascuna tratta esistente o a ciascun intervento “monitorato”.

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