La mappa dei cambiamenti socio-economici e territoriali nella regione urbana milanese. Primi risultati dei censimenti 2001

 La mappa dei cambiamenti socio-economici e territoriali nella regione urbana milanese. Primi risultati dei censimenti 2001

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta nell’ambito del programma di attività istituzionali PIM per l’anno 2002. La ricerca è stata pubblicata, con lo stesso titolo, nell’ambito della collana “Argomenti & Contributi” (n. 6, gennaio 2003)

Direttore

Luciano Minotti

Gruppo di lavoro

Realizzazione: Franco Sacchi [capo progetto], Piero Nobile, Alma Grieco [staff PIM] Cesare Benzi, Anna Canevini, Ignazio Pisani, SERT sas [collaboratori esterni]

Codice Ricerca

IST_01_02

Data

Gennaio 2003


I primi risultati dei Censimenti 2001 popolazione/abitazioni e industria/servizi
confermano che, anche nella fase più recente, i territori più dinamici sono stati quelli di
corona, posti nell’arco ovest – nordest del capoluogo regionale, insieme con quelli della
fascia pedemontana, in particolare nel “segmento” lecchese e bergamasco.
Gli elementi di novità sono invece rappresentati dalla dilatazione di scala – e dalla
relativa rimodulazione di intensità – dei fenomeni di sviluppo territoriale e socioeconomico,
che nell’ultimo decennio giungono a investire le seconde corone
metropolitane, le aree di frangia provinciali e – più in generale – tutte le province
limitrofe poste sulla medesima direttrice.
Di converso, la stagnazione o il declino demografico e occupazionale hanno investito
principalmente le città (non solo le maggiori, ma anche quelle medie e persino i centri
comprensoriali metropolitani), i comuni di prima corona e – più in generale – alcuni
territori a “macchie di leopardo” del nord e del nord-ovest milanese.
Tali fenomeni non sono interpretabili come un semplice traboccamento della metropoli
verso nuovi territori meno congestionati.
Siamo invece di fronte a un ulteriore salto di scala nell’organizzazione territoriale, che
rafforza l’immagine multi-territorio della regione urbana milanese. Per un verso, spazio
conurbato relativamente concluso e compatto di dimensioni sub-provinciali (salvo
alcuni sconfinamenti sulle direttrici storiche di sviluppo a nord e nord-ovest); per un
altro, regione urbana di dimensioni sempre più estese (ormai tendenzialmente ultraprovinciali
e, verso Novara, persino inter-regionali), discontinua al proprio interno,
caratterizzata da una molteplicità di ambienti, assetti insediativi e forme di sviluppo
economico-sociale.
La rilevanza di tale passaggio di scala non è solo di natura geografica.
La riarticolazione produttiva e residenziale, in uno spazio differenziato e complesso
come quello milanese, ha ritematizzato il rapporto tra le diverse funzioni (abitative,
produttive, di servizio, ecc.) e i territori specifici su cui si innestano, infittendo le
interconnessioni dinamiche che strutturano reticolarmente, in termini di interdipendenza
e complementarità, le diverse parti dell’area metropolitana.
Tali processi pongono alcune questioni stringenti nell’agenda dei policy maker locali e
regionali, a partire dall’orientamento delle politiche pubbliche e dalla forma/modalità di
esercizio del governo metropolitano.

Articoli correlati

Leave a Reply