L’area metropolitana milanese. Idee e progetti per il futuro
Informazioni
Attività svolta nell’ambito del programma di attività istituzionali PIM per l’anno 2003
Luciano Minotti
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Franco Sacchi [capo progetto], Fabio Bianchini, Piero Nobile, Maria Evelina Saracchi
IST_02_03
Giugno 2003
Il presente rapporto sviluppa una riflessone in ordine a idee, politiche e progetti finalizzati allo sviluppo della regione urbana milanese. Il documento affronta tre grandi temi.
– Riqualificazione e potenziamento dei sistemi di mobilità
Questo capitolo si articola in due parti.
La prima è dedicata al trasporto ferroviario. In questo ambito le scelte strategiche per il futuro riguardano alta capacità e trasporto merci, collegamenti aeroportuali, Servizio Ferroviario Regionale e ristrutturazione del nodo di Milano.
La seconda parte affronta invece la questione della riqualificazione e del potenziamento della rete stradale. A questo proposito appare indispensabile ripensare/riformulare una nuova strategia di rete che guardi “oltre Milano e la Lombardia”, puntando ad allontanare il più possibile i flussi di traffico dal nodo milanese. Complementari a una strategia di “sguardo lungo” sono gli interventi finalizzati a riqualificare la rete infrastrutturale diffusa attraverso il rafforzamento delle strade ordinarie, vero tessuto connettivo della città-regione.
– Ambiente e valorizzazione del patrimonio storico e culturale
Il secondo capitolo discute il tema della conservazione e del ripristino dell’equilibrio ambientale-territoriale in relazione alla valorizzazione del patrimonio culturale.
In particolare, viene avanzata la proposta di completamento della cintura verde e, nel contempo, si individua nella costruzione della “rete ecologica” un progetto per connettere le aree protette, valorizzandone contenuti ambientali e possibilità di fruizione pubblica.
Successivamente, si focalizza l’attenzione sul patrimonio culturale dell’area milanese, suggerendo linee di indirizzo volte al recupero/valorizzazione dei luoghi d’eccellenza e alla rivitalizzazione di valori diffusi troppo spesso negletti.
In chiusura, si affronta il tema del rapporto tra Navigli, città e territorio. In questa chiave il sistema dei Navigli non rappresenta solo un segno storico da conservare, ma costituisce anche una risorsa ambientale, sociale e urbana per il futuro dell’area milanese. In questo quadro, il Master Plan, promosso dalla Regione, si definisce come un progetto strategico che, da una parte, formula linee guida e, dall’altra, prefigura buone pratiche, attraverso l’avvio di progetti pilota.
– Sviluppo urbano policentrico e integrato
Questo capitolo fornisce un’interpretazione della struttura territoriale della regione urbana milanese e dà criticamente conto dei progetti di sviluppo in azione. In particolare, nei primi tre paragrafi si propone un’immagine tridimensionale del sistema di relazioni territoriali della regione urbana milanese (molteplicità di ambienti locali, sistema metropolitano e world city) e si individua nel processo di reciproca interazione e ibridazione dei diversi contesti un fattore cruciale per la sua competitività.
Le conclusioni restituiscono un quadro dei grandi progetti di trasformazione e riqualificazione che stanno interessando l’area milanese, discutendone il “dove” (“ritorno al centro” della conurbazione), il “cosa” (priorità alle funzioni eccellenti) e il “come” (regolazione dei rapporti pubblico-privato e velocità/flessibilità del processo attuativo).
Nel capitolo conclusivo, il rapporto avanza alcune suggestioni/visioni per lo sviluppo futuro della regione urbana milanese. Per posizionare Milano sui rami alti dei processi di sviluppo mondiali occorre lavorare ad una agenda di politiche e progetti che puntino all’innovazione, alla qualità dei prodotti e servizi, all’eccellenza prestazionale, per assicurare strutture competitive nelle relazioni internazionali, senza però dimenticare interventi finalizzati a garantire coesione sociale, integrazione territoriale, sostegno e cura ai sistemi locali, necessari per rigenerare in continuazione quei vantaggi competitivi dinamici che, se non riprodotti, comprometterebbero la stessa efficienza e funzionalità del sistema metropolitano