Linee di indirizzo per la redazione della Variante generale del Documento di Piano del PGT del Comune di Melzo

 Linee di indirizzo per la redazione della Variante generale del Documento di Piano del PGT del Comune di Melzo

Informazioni

Tipologia Attività

Attività istituzionale svolta a favore del Comune di Melzo

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Cristina Alinovi [capo progetto], Dario Corvi [staff PIM]

Codice Ricerca

IST_07_13

Data

Marzo 2014


L’attività istituzionale per l’anno 2013, a favore del Comune di Melzo, ha riguardato la predisposizione di Linee di Indirizzo per la redazione della Variante generale al Documento di Piano.

In relazione alla scadenza nel 2014 del Documento di Piano vigente, si è reso necessario elaborare un bilancio dell’attuazione dello strumento stesso, individuando punti di forza e criticità attuative, al fine predisporre un documento di indirizzo per l’elaborazione della variante generale del Documento di Piano.

Il contenuto specifico dell’attività è stato articolato come segue:

  1. analisi e verifica dello stato di attuazione del Documento di Piano attraverso una lettura critica delle previsioni e strategie di piano incluse nello strumento e con ausilio del monitoraggio svolto dalla Valutazione Ambientale Strategica;
  2. elaborazione di un testo di sintesi propedeutico alla Linee di Indirizzo;
  3. formulazione delle “Linee di Indirizzo” con l’individuazione dei nuovi obiettivi strategici, in riferimento al testo di sintesi predisposto e alle “Linee programmatiche dell’Amministrazione”, delle nuove indicazioni di piano relativamente all’assetto territoriale e infrastrutturale.

Le prospettive e gli scenari d’indirizzo per il governo del territorio sono stati sviluppati attorno a due cardini: da un lato garantire la continuità con il PGT vigente che ha costituito un tassello fondamentale per lo sviluppo sostenibile della città; dall’altra una sempre maggiore apertura di Melzo verso la città metropolitana, in particolare con una crescente integrazione delle politiche e dei progetti alla scala sovracomunale. Pertanto, a partire dagli elementi di sfondo e dai mutati scenari di riferimento e in linea di continuità con l’operato fin qui svolto, si è provato a dare una nuova dimensione alle politiche di governo del territorio, attraverso rinnovati obiettivi per il Documento di Piano.

Sono stati individuati 5 macro obiettivi, a cui si ricondurranno le successive azioni puntuali del Documento di Piano, di cui qui si individuano alcuni preliminari indirizzi:

  • 1 – Nuovi scenari istituzionali: Melzo e la Città metropolitana. Programmare “oltre i confini”: la porta dell’est Milano;
  • 2 – Il nuovo assetto infrastrutturale: reti lunghe e riassetto urbano. “Porta metropolitana” e “porte urbane”: ridefinire l’assetto in continuità con il territorio;.
  • 3 – Polo dei servizi e qualità diffusa. Consolidare i servizi di livello sovralocale e implementare la qualità e la messa in rete dei servizi diffusi;
  • 4 – Qualità ambientale e sostenibilità. Definizione della Rete Ecologica Comunale, completamento della “rete verde” e rilancio dell’agricoltura;
  • 5 – Trasformazioni e sviluppo. Ripartire dalla qualità della città esistente.

I 5 grandi obiettivi e le azioni a essi riferite, attivano molteplici politiche e progetti. A partire dalla dimensione strategica, per arrivare agli interventi più di dettaglio, appare evidente la necessità di ridefinizione di alcuni progetti strategici:

  • Riqualificazione funzionale e ambientale della Cerca e parco della Molgora. L’idea progettuale si sviluppa attorno alla riqualificazione dell’asse viabilistico, andando contestualmente a valorizzare gli spazi pubblici e i servizi contestuali. Il cuore del progetto interessa il tratto che oggi separa il centro sportivo e la città.
  • La cintura verde. Attraverso la definizione della Rete Ecologica Comunale, con la realizzazione delle opere di mitigazione derivanti dal progetto TEM, sarà possibile andare a completare il sistema ambientale, anche attraverso politiche di traffico.
  • Rigenerazione del Centro storico e del sistema delle cascine. È in fase di definizione il Piano Particolareggiato del centro storico, che andrà ad individuare i Piani di Recupero, riconoscendo le invarianti e gli elementi di pregio. Un sistema di norme ad-hoc dovrà interessare anche gli ambiti cascinali, che rappresentano una risorsa fondamentale per il territorio, a partire dal Cascinello del Dosso.
  • Qualità delle trasformazioni. Alle grandi trasformazioni verrà richiesta una certificazione di qualità (ad es. sul modello LEED), sia sotto il profilo energetico, sia integrando i progetti con la presenza di verde e servizi.

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