Mobilità sistematica nei comuni Soci del Centro Studi PIM
di Paola Pozzi
In occasione della 101a Assemblea dei Soci del Centro Studi PIM, che si è tenuta lo scorso 6 aprile, è stato predisposto il volume Mobilità sistematica: analisi dei comportamenti per lavoro e studio nei Comuni soci del Centro Studi PIM.
L’idea del volume ha preso spunto dal rilascio da parte di Istat, dei dati relativi agli spostamenti sistematici per motivi di lavoro e di studio della popolazione residente rilevata al 15° Censimento generale della popolazione.
Le elaborazioni hanno riguardato: l’entità degli spostamenti generati/attratti dai Comuni, la motivazione (lavoro o studio), l’origine degli spostamenti in ingresso e la destinazione degli spostamenti in uscita, la tipologia di mezzo prevalente utilizzato per compiere lo spostamento stesso.
Il volume è articolato in due parti, la prima che raccoglie tabelle e grafici di sintesi relativi a tutti i comuni Soci del PIM e la seconda che raccoglie le elaborazioni per singolo comune.
Nelle elaborazioni di sintesi, partendo dai valori relativi al numero di spostamenti in entrate ed in uscita, viene evidenziato il ruolo di attrattore o generatore dei comuni, differenziando i comportamenti tra totalità degli spostamenti e spostamenti per motivi di lavoro.
Un’altra elaborazione ha riguardato la quantificazione degli spostamenti in funzione della tipologia di mezzo indicato come prevalente per l’effettuazione dello spostamento casa/lavoro o casa/studio. Le tipologie considerate sono: ferro, gomma pubblica, gomma privata, altro.
Poiché, come ci si poteva attendere, la gomma privata è in tutti i casi dominante, nelle elaborazioni grafiche si sono voluti evidenziare i comuni che presentano percentuali più significative di utilizzo dei mezzi pubblici.
Anche in questo caso si sono differenziate le letture dei comportamenti tra totalità degli spostamenti e spostamenti per motivi di lavoro.
Nella seconda parte del volume sono riportate le elaborazioni di maggior dettaglio per i singoli comuni, raccolte in due tabelle.
La prima tabella ricostruisce il quadro complessivo degli spostamenti con il massimo livello di disaggregazione: spostamenti interni, in uscita, in entrata, casa/studio, casa/lavoro, articolati per le 12 tipologie di mezzo previste dalla scheda censuaria.
Nella seconda tabella sono invece evidenziate le origini e le destinazioni prevalenti, ossia che riguardano più di 50 spostamenti per lavoro o più di 20 spostamenti per studio.
Nella medesima tabella, per dare conto della concentrazione o della dispersione degli spostamenti generati/attratti, per la somma delle origini e delle destinazioni prevalenti viene evidenziata l’incidenza rispetto alla totalità degli spostamenti in entrata o in uscita.