Piano d’Area del Castanese

 Piano d’Area del Castanese

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta su incarico del Comune di Castano Primo (Ente Capofila del Tavolo Interistituzionale)

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Pierluigi Nobile [capo progetto], Evelina Saracchi, Alma Grieco [staff PIM], Cesare Benzi, Giovanna D'Angelantonio, Giampiero Spinelli [collaboratori esterni]

Codice Ricerca

CON_17_06

Data

Settembre 2009


La Provincia di Milano nell’ambito del programma per l’adeguamento del PTCP vigente, ai sensi dell’art. 26 della LR 12/2005 (cfr. Delibera Giunta Provinciale n. 460/05) aveva sollecitato le comunità locali affinché assumessero un ruolo propositivo attraverso la formalizzazione di atti e strumenti finalizzati a definire indicazioni, attese e interessi di valenza sovra comunale.

Accogliendo tale sollecitazione, i Sindaci degli undici Comuni del Tavolo interistituzionale del Castanese il 12 dicembre 2006 avevano sottoscritto l’Accordo di Collaborazione con la Provincia di Milano – Assessorato alle Politiche del Territorio – concordando l’avvio di un percorso per la redazione di un Piano d’Area, con l’obiettivo di mettere a sistema processi territoriali, esigenze, aspettative, al fine di gestire in forma coordinata le trasformazioni dell’area.

Il Piano d’Area, si è quindi venuto a trovare all’interno di un processo caratterizzato dal simultaneo adeguamento del PTCP e dei piani urbanistici comunali ai requisiti della legge regionale per il governo del territorio. In tale congiuntura il Piano d’Area si è proposto come quadro di riferimento per le politiche comunali e di conseguenza per la stesura degli atti di pianificazione (PGT) e programmazione locale per quanto concerne i temi riguardanti:

  • il sistema ambientale e degli spazi aperti, con particolare attenzione, sia alle valenze naturali e paesistiche del territorio, sia alle aree agricole (valorizzazione, uso, tutela) da considerare anche come elementi di indirizzo e regolazione della crescita urbana;
  • l’equipaggiamento del territorio riguardo allo sviluppo della dotazione dei servizi, comprendendo in questi anche l’edilizia residenziale sociale, in una logica che sappia considerare in complesso il livello di infrastrutturazione e di accessibilità;
  • il miglioramento delle strutture della mobilità alla scala locale e metropolitana;
  • il tema della perequazione/compensazione territoriale per provare a rispondere ad esigenze di miglioramento del sistema urbano e territoriale con forme coordinate e condivise nell’uso e nella valorizzazione delle risorse in campo.

Questi temi, oggetto di attenzione da parte dei PGT, alcuni dei quali approvati/in via di approvazione o allo studio/avviati da parte dei comuni del Tavolo, mettono in evidenza sempre più come ciascun Comune, pur conservando la propria autonomia nel governo del territorio, deve tendere a garantire momenti di coordinamento e cercare soluzioni unitarie, che in alcuni casi possono dar luogo anche ad attività di elaborazione condivisa degli strumenti di pianificazione.

Riguardo alla predisposizione del Piano d’Area del Castanese, nell’estate del 2007 i Sindaci decidevano di affidare al Centro Studi PIM l’incarico di seguirne, dal punto di vista tecnico, l’elaborazione. Nell’autunno 2007 si dava avvio alle attività con la presentazione e discussione del programma di lavoro. Rispetto ai tempi programmati, l’attenzione e l’impegno dei Comuni si sono prevalentemente concentrati nell’interlocuzione con la Provincia di Milano, con riferimento alle attività inerenti l’adeguamento del PTCP alla LR 12/2005, in particolare sul tema della definizione degli ambiti agricoli.

Nel documento conclusivo del “Piano d’area Castanese”, che segue il rapporto “in bozza” del giugno 2009, vengono ripresi i materiali relativi al quadro conoscitivo, con riferimento alle condizioni del sistema socio economico territoriale, ambientale ed infrastrutturale dell’area e, assieme all’individuazione delle questioni strategiche per lo sviluppo dell’area, viene sviluppata la fase, dedicata a delineare il quadro progettuale. In particolare, il report si propone, anche avvalendosi delle riflessioni e degli indirizzi già contenuti nei documenti dei PGT comunali, di individuare le potenzialità locali su cui far leva per promuovere politiche di tutela e valorizzazione territoriale, insieme agli indirizzi in grado di orientare piani e progetti. Infine, il rapporto si incarica di individuare alcuni “progetti pilota” che riguardano ambiti tematici strategici, insieme ad alcune buone pratiche che potrebbero “illuminare” e “far da battistrada” per l’azione comunale

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