Piano della Mobilita’ del Comune di Lodi
Informazioni
Attività svolta su incarico del Comune di Lodi
Franco Sacchi
Mauro Barzizza (capo progetto), Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Graziella Marcotti, Roberto Fusari, Sara Bonvissuto [collaboratori esterni]
CON_07_06
Marzo 2009
L’art. 36 del Decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo codice della strada, prevede l’obbligo per i comuni con più di 30.000 abitanti di dotarsi di un Piano Urbano del Traffico, da elaborare nel rispetto “Direttive per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico”, emanate dal Ministero dei Lavori pubblici il 24 giugno 1995.
Il Piano Urbano del traffico è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo, finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico e il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali. Quando contiene alcune indicazioni relative alla riorganizzazione dei trasporti pubblici, le Direttive prevedono che il PUT più propriamente venga denominato Piano della Mobilità.
E’ uno strumento di pianificazione sottordinato rispetto allo strumento urbanistico comunale (Piano di Governo del Territorio).
Una prima versione del Piano della Mobilità è stata stilata nel 2004 e viene in questa occasione aggiornata, sia nella parte analitica sia nella parte progettuale.
Il PUM si compone di una fase analitica e di una fase progettuale.
La parte analitica consiste nella valutazione della situazione attuale ottenuta mediante:
– la lettura di dati e di documentazione disponibili dalle fonti ufficiali;
– l’effettuazione di indagini e sopraluoghi sul campo (marzo-aprile 2003, maggio 2006 e ottobre-novembre 2007);
– la raccolta delle opinioni e delle indicazioni della cittadinanza e degli organi rappresentativi e delle forze sociali ed economiche, in particolare ottenuti con le iniziative di consultazione condotte nell’estate del 2007.
La parte progettuale contiene indicazioni su gli interventi da programmare:
– sulla rete della mobilità (riqualificazione di strade, modifica delle intersezioni, piste ciclabili, opere di moderazione del traffico, creazione di isole ambientali e Zone a Traffico Limitato, ecc.);
– per la sosta (nuovi parcheggi, tariffazione);
– per migliorare il servizio di trasporto pubblico;
– per proteggere le utenze deboli.
Il Piano, inoltre, recepisce le Osservazioni accolte e le Controdeduzioni emerse a conclusione dell’iter procedurale (adozione del Piano da parte della Giunta Comunale, relativa Pubblicazione, presentazione di Osservazioni ed elaborazione delle relative controdeduzioni).
Nel caso del Piano della Mobilità del Comune di Lodi, l’iter è stato preceduto da una fase di consultazione pubblica della Bozza di Piano, che si è conclusa con una riedizione del Piano stesso.
A conclusione del documento vengono organizzati in tre fasi gli interventi proposti.