Piano della mobilità e contributi al Piano dei Servizi del Comune di Lodi
Informazioni
Attività svolta su incarico di Comune di Lodi
Luciano Minotti
Graziella Marcotti [capo progetto]. Mauro Barzizza, Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Massimo Dallagiovanna, Dario Pinna, Alberto Rossi [collaboratori esterni]
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Dicembre 2004
Il lavoro ha in primo luogo documentato, attraverso rilievi e interviste, l’entità e la tipologia degli spostamenti su autovettura privata, e i comportamenti rispetto alla sosta. A confronto con le rilevazioni del 1993 emerge il beneficio indotto dalla realizzazione della tangenziale Est di Lodi; si riscontrano infatti riduzioni dei carichi di traffico sugli assi viari nord-sud e dei traffici di attraversamento. L’asse che presenta le maggiori criticità e dove si sono registrati incrementi di traffico più consistenti risulta essere l’itinerario nord viale Milano-via Defendente (+56%).
L’indagine sulla sosta, oltre a fornire un quadro della domanda di sosta e del grado di saturazione dell’offerta, ha messo in luce la mancanza di un efficace controllo sulla regolarità della sosta, un notevole sottoutilizzo dei posti regolamentati a pagamento senza limitazione di orario e l’invasione della sosta di lunga durata in zone residenziali, vicine alle principali destinazioni: il centro storico, l’ospedale e la stazione ferroviaria.
Per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico urbano, sono da segnalare un ancora basso utilizzo da parte della popolazione non studentesca, la necessità di ammodernare il parco circolante con veicoli a basse emissioni e di ridotte dimensioni, e la presenza di una inutile sovrapporsizione di percorsi all’interno del Centro Storico. Sono inoltre da segnalare le criticità relative al trasporto degli studenti nell’area Dante/Fascetti/ D’Acquisto/Giovanni XXIII.
Un obiettivo del piano è fare sì che tutte le componenti di traffico possano convivere anche sulle strade di gerarchia superiore, e quindi che il traffico automobilistico assuma sempre comportamenti compatibili con la presenza di pedoni, di ciclisti e del mezzo pubblico. Gli strumenti indicati dal piano sono: l’adeguamento delle intersezioni a criteri di riduzione dei punti di conflitto, anche con la trasformazione in rotatorie; il controllo delle situazioni dove le velocità massime raggiungibili sono superiori ai 50 km/h; l’introduzione selettiva di corsie riservate al trasporto pubblico e alle biciclette.
Gli esiti attesi da tali misure sono: minori tempi di percorrenza, minori consumi energetici, minori emissioni di fattori inquinanti, maggiore sicurezza, aumento della capacità della rete.
In quanto alla sosta, il Piano propone di evitare che le non limitate potenzialità attuali vengano sottoutilizzate, perché non sufficientemente note, segnalate e collegate, migliorare la dotazione dei parcheggi esistenti, introdurre modifiche nella gestione dei parcheggi, esercitare un maggiore controllo sulle infrazioni e aumentare l’offerta di parcheggi nelle aree critiche.
Il Piano individua come Isole Ambientali da affrontare prioritariamente con Piano Particolareggiato le zone Albarola, dei Laghi, di via Cavallotti, di via Madre Cabrini, a est di piazzale San Bernardo, e la frazione Olmo, con finalità di miglioramento della qualità urbana, riduzione dell’incidentalità, riduzione dell’inquinamento dell’aria e da rumore e incentivo alla mobilità non motorizzata.
In quanto al trasporto pubblico, il Piano propone la “periferizzazione” dei transiti extraurbani sull’anello Dalmazia-Defendente-San Giacomo-Cremonesi-Agnelli-Vignati-Stazione FS, la riorganizzazione dei percorsi delle linee extraurbane nella zona di concentrazione degli istituti scolastici, la realizzazione di un nuovo terminal bus nell’area dell’ex scalo merci delle Ferrovie, la riorganizzazione dei percorsi delle linee urbane per stabilire un migliore collegamento con i parcheggi esterni al Centro Storico.
Per il Piano dei Servizi si è valutata la disponibilità e la distribuzione dei parcheggi pubblici e dei parcheggi connessi alle attività commerciali e si è verificata l’accessibilità delle fermate del trasporto pubblico