Programma di collaborazione PIM-Provincia di Milano (Direzione Centrale Trasporti e Viabilità) per l’anno 2007

 Programma di collaborazione PIM-Provincia di Milano (Direzione Centrale Trasporti e Viabilità) per l’anno 2007

Informazioni

Tipologia Attività

Attività istituzionale svolta a favore della Provincia di Milano - Direzione Centrale Trasporti e Viabilità

Direttore

Franco Sacchi

Gruppo di lavoro

Maria Evelina Saracchi [capo progetto], Mauro Barzizza, Francesca Boeri, Alma Gireco [staff PIM]

Codice Ricerca

IST_01_07

Data

Maggio 2008


Le attività svolte dal Centro Studi PIM in relazione alla collaborazione istituzionale a favore della Provincia di Milano (Direzione Centrale Trasporti e Viabilità) per l’anno 2007 si sono concretizzate nel supporto alle iniziative intraprese dalla Provincia stessa nell’ambito degli iter procedurali attivati per grandi opere stradali previste sul territorio provinciale (Accordi di Programma regionali), che porteranno al “passaggio” dai progetti preliminari ai progetti definitivi di tali interventi. Con questa finalità, nell’ambito dei lavori previsti dagli Accordi di Programma regionali sono stati istituiti Tavoli di confronto, all’interno dei quali la Provincia è stata chiamata ad un’azione di coordinamento delle specifiche istanze territoriali, attraverso riflessioni sulle differenti opzioni progettuali in campo (per quanto riguarda in particolare le cosiddette “opere connesse”) e la formulazione di eventuali proposte alternative che consentano di aumentare il livello del consenso territoriale nei confronti delle nuove opere infrastrutturali.

La collaborazione del PIM si è concentrata in particolare sui progetti del Sistema Viabilistico Pedemontano e della Tangenziale Est esterna di Milano, attraverso la partecipazione diretta ad incontri con gli Enti territoriali coinvolti e, soprattutto, attraverso la predisposizione di elaborati a supporto delle interlocuzioni sostenute dalla Provincia di Milano con gli Enti preposti (Regione, Pedemontana SpA, Comuni, altri soggetti coinvolti negli Accordi di Programma).

Una prima fase dei lavori è consistita nell’analisi comparativa dei tracciati alternativi per l’itinerario Tangenziale Est esterno di Milano nella tratta a sud di Liscate, effettuata prendendo in considerazione una serie di indicatori relativi al sistema insediativo, al sistema territoriale e paesistico-ambientale, agli aspetti trasportistici ed ai costi di investimento e di gestione.

Una seconda fase dei lavori è consistita nell’analisi delle prescrizioni formulate dal CIPE nella delibera di approvazione del progetto preliminare del Sistema Viabilistico Pedemontano Lombardo e nell’ulteriore individuazione delle problematiche residue che possono avere ricadute sull’inserimento dell’opera nel contesto territoriale (relative, in particolar modo, alle opere viarie connesse), differenziando i principali nodi di attenzione secondo quattro categorie: prescrizione recepita, prescrizione parzialmente recepita, prescrizione non ancora recepita, problematica residua. La documentazione elaborata è stata utilizzata in occasione dei lavori dei Tavoli Territoriali d’Ambito costituiti per il confronto collegiale con gli Enti Locali, in ottemperanza all’art.12 dell’Accordo di Programma regionale per la “realizzazione del Sistema Viabilistico Pedemontano Lombardo”.

Una terza fase dei lavori, svolta nell’ambito dell’Accordo di Programma per la realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano e il potenziamento del sistema della mobilità dell’est Milanese, è consistita in approfondimenti relativi alla tratta Melzo-Truccazzano-Liscate, ossia in valutazioni sulla possibilità di modifica dell’asse autostradale a nord e a sud della SP14 Rivoltana, anche in relazione all’attestamento della prevista variante sud di Liscate.

Altra fase dei lavori ha riguardato l’approfondimento (a livello di prefattibilità) di possibili soluzioni alternative per i tracciati delle opere connesse, sia per il Sistema Viabilistico Pedemontano che per la Tangenziale Est Esterna di Milano, focalizzando l’attenzione in particolare su:

  • la variante alla SP3 d’Imbersago a Bernareggio, Aicurzio, Subiate e Bellusco;
  • la variante alla SP178 a Cornate d’Adda;
  • la variante di Lesmo alla SP7 e la possibilità di realizzare un nuovo svincolo per l’attraversamento della valle del Lambro;
  • la prosecuzione nord della SP60 ad Arcore e Vimercate e lo svincolo di Usmate-Velate sulla A51;
  • la variante alla SP6 Monza-Carate Brianza;
  • la variante alla SP133-SP31 tra Solaro e Bregnano;
  • l’ambito nord della Tangenziale Est Esterna, compreso tra la A51, la A4 e la exSS11;
  • l’ambito del melegnanese.

L’attività si è concretizzata, in questo caso, nella predisposizione di elaborati cartografici per le nuove configurazioni di rete, messe di confronto con il sistema insediativo ed il sistema ambientale.

L’ultima fase dei lavori ha riguardato la predisposizione, sulla base degli approfondimenti di prefattibilità precedentemente citati per la Tangenziale Est Esterna, del materiale necessario per l’integrazione delle Schede illustrative allegate all’Accordo di Programma regionale, da aggiornare con il recepimento delle nuove proposte di modifica concordate con i Comuni

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