Redazione del piano provinciale cave della provincia di Monza e della Brianza e degli elaborati connessi alla Valutazione Ambientale Strategica e alla valutazione di incidenza sui Siti della Rete Ecologica Europea “Natura 2000”
Informazioni
Attività svolta su incarico della Provincia di Monza e della Brianza, in ATI con dott. geol. Piercarlo Cattaneo
Franco Sacchi
Francesca Boeri [Capo progetto], Evelina Saracchi [staff PIM], Valentina Gambirasio [collaboratore esterno]
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Dicembre 2015
L’attività da svolgere, con ruolo di capofila, in ATI con dott. geol. Piercarlo Cattaneo, ha previsto l’elaborazione e redazione del Piano Provinciale Cave della Provincia di Monza e della Brianza (secondo le prescrizioni di cui all’art.5 della L.R. 14/98 e delle successive integrazioni e modificazioni, e i criteri formulati dalla Regione Lombardia con le DGR 8/11347 del 10.02.2010 e DGR IX/2752 del 22/12/2011) e degli elaborati connessi alla Valutazione Ambientale Strategica e alla Valutazione di Incidenza.
In particolare il contributo del PIM ha riguardato:
- Piano Provinciale Cave: redazione carta dell’uso del suolo e carta dei vincoli, calcolo del fabbisogno;
- Valutazione Ambientale strategica: predisposizione di tutti gli elaborati necessari e richiesti per la VAS ai sensi dell’art.4 della L.R. 12/2005 e degli “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi” approvati con D.C.R. del 13/3/2007, della DGR VIII/6420 del 27/12/2007 e del D.lgs n°4 del 16/01/08, della DGR VIII/1971 del 20/12/2009 e della DGR n. 9/761 del 10/11/2010. Sotto questo profilo, si è fatto riferimento all’Allegato 1h “Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi (VAS) – Piano Provinciale Cave”;
- Valutazione di incidenza: predisposizione di tutti gli elaborati necessari e richiesti per la Valutazione di Incidenza ai sensi dell’allegato G del DPR 357/97 e dell’allegato D della D.G.R.7/14106 del 08/08/2003.
Il Rapporto Ambientale, prodotto del processo di Valutazione Ambientale Strategica, descrive tutte le fasi del processo di valutazione svolte e sintetizza la sostenibilità del piano. Il processo di valutazione ha accompagnato il processo di piano in tutte le sue fasi di vita, dapprima analizzando la sostenibilità degli indirizzi generali e definendone l’ambito di influenza, infine procedendo alla valutazione vera e propria della azioni previste, individuando i potenziali impatti sull’ambiente e prevedendo eventuali misure compensative e di mitigazione. Nella prima fase del processo di VAS è stato costruito il quadro di riferimento territoriale ed ambientale, operazione necessaria per avere un quadro conoscitivo di partenza a cui fare riferimento nelle fasi successive di VAS e per determinare le criticità ambientali a cui porre maggiore attenzione.
Il passo successivo, dopo una breve descrizione degli obiettivi e dei contenuti del Piano, fornisce un inquadramento del Piano all’interno del contesto della pianificazione territoriale in vigore attraverso un’analisi di coerenza con gli strumenti di pianificazione vigenti a livello sovraordinato.
Il punto centrale del Rapporto Ambientale è costituito dalla valutazione delle azioni di Piano.
In primo luogo si valutano i contenuti del Piano alla luce dei criteri di sostenibilità ambientale individuati; l’attenzione viene poi focalizzata sulle possibili criticità e si ipotizzano eventuali interventi correttivi al fine di garantire la massima integrazione delle considerazioni ambientali.
Dopo aver analizzato gli obiettivi e le azioni perseguite dal nuovo Piano Cave, si procede ad esaminare, nello specifico, gli ambiti estrattivi proposti, con lo scopo di individuare eventuali criticità in ordine alle scelte effettuate. Gli ambiti estrattivi previsti sono:
- 8 cave di ghiaia e sabbia, suddivisi in 7 Ambiti Territoriale Estrattivi (ATE);
- 6 cave di recupero;
- 2 giacimenti.
La valutazione di ogni singolo ambito estrattivo previsto viene racchiusa all’interno di una scheda volta a fornire una completa caratterizzazione del territorio e dell’ambiente in cui la cava si inserisce, prendendo in considerazione diversi elementi di attenzione e criticità/sensibilità ambientale.
Per la valutazione degli impatti potenziali attesi per ogni ambito estrattivo è stato valutato il livello di interferenza, rispetto agli elementi di attenzione esaminati, attribuendo un valore variabile da nulla/bassa, media, elevata.
Lo Studio di Incidenza ha, infine, valutato i possibili effetti del Piano Provinciale Cave sui Siti di Importanza Comunitaria, inclusi nel territorio della Provincia di Monza e Brianza. La Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia ha espresso, con decreto n. 7004 del 22/07/2014, parere favorevole sulla valutazione di incidenza effettuata, ovvero ha riscontrato assenza di possibilità di arrecare una significativa incidenza negativa sull’integrità dei Siti Natura 2000 e sull’integrità della Rete Ecologica Regionale del Piano Provinciale Cave della Provincia di Monza e Brianza, a condizione che si ottemperi alle prescrizioni contenute nel medesimo provvedimento. Le suddette prescrizioni sono state recepite nell’ambito della documentazione del Piano Provinciale Cave della Provincia di Monza e Brianza.
Nel settembre 2015 la Provincia di Monza e Brianza ha adottato il Piano Provinciale Cave e ha trasmesso a Regione Lombardia tutti gli elaborati necessari per la successiva fase di approvazione regionale