Redazione del Programma Pluriennale degli Interventi del Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Media Valle del Lambro
Informazioni
Attività istituzione, soggetta a contributo aggiuntivo (artt.2 e 3 dello Statuto), a favore di Comune di Sesto San Giovanni (in qualità di capofila del Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Media Valle del Lambro)
Franco Sacchi
Fabio Bianchini [capo progetto]; Francesca Cella, Alma Grieco, Maria Evelina Saracchi [staff PIM]; Elena Corsi, Phytosfera Studio Associato [collaboratori esterni]
IST_31_20
Maggio 2023
Il Programma Pluriennale degli Interventi costituisce lo strumento attuativo obbligatorio dei Parco Locale di Interesse Sovracomunale.
Il PPI si articola in una fase analitica e in una fase propositiva, correlate e consequenziali, predisposte con riferimento ai contenuti minimi di cui ai “Criteri e modalità di pianificazione e gestione dei Parchi locali di interesse sovracomunale in Provincia di Milano” e relativi allegati, approvati con Delibera di Giunta Provinciale n° 941/02 del 20/12/2002 ai sensi della DGR n° 7/6296 dell’1/10/2001, e successivamente aggiornati con la DGR 8/6148 del 12/12/2007, contenente i criteri per l’esercizio da parte delle Province della funzioni regionali in materia di PLIS, tra i quali sono compresi i principi per la definizione delle modalità di pianificazione e di gestione.
La Fase propositiva definisce, sulla base dei riscontri della fase d’analisi, il modello di sviluppo da attuarsi sull’area del PLIS, gli obiettivi e i target da raggiungere, in coerenza sia con gli strumenti di programmazione locale e sovraordinata, che con la pianificazione settoriale, attribuendo valori e significati ai differenti ambiti territoriali e identificando le linee guida per lo sviluppo e i soggetti coinvolti o da coinvolgere nel processo.
In particolare, la Fase propositiva si sostanzia, a partire dall’individuazione delle criticità, degli obiettivi e delle linee strategiche di intervento che derivano dai contenuti della fase analitica, in un insieme di schede progettuali che vanno a costituire il vero e proprio programma di interventi, che guiderà le scelte amministrative e tecniche dell’organo gestore nel periodo di validità del programma.
Il Parco della media Valle del Lambro ha come obiettivo principale il recupero ambientale e paesaggistico del tratto più difficile e degradato di un fiume che, già nel suo insieme, è uno dei più inquinati e compromessi d’Europa.
Il quadro conoscitivo ha evidenziato le rilevanti criticità legate alla presenza del tracciato delle Tangenziali che corre parallelo e talora si intreccia con l’alveo fluviale, determinando ulteriori criticità sotto il profilo paesistico-ambientale e dell’inquinamento, oltre a una serie di difficoltà di connessione ecologica e fruitiva fra le diverse aree.
In questo senso, la dorsale ciclo-pedonale nord-sud diventa la componente strutturale essenziale del Parco perché assume la funzione di connessione dal Parco di Monza al Parco Sud e, più in generale, di tassello essenziale della rete della ciclabilità provinciale e regionale, anche in relazione alle connessioni trasversali con l’alzaia del Villoresi e con la ciclabile del Martesana.
A una scala più locale, le connessioni trasversali di breve raggio, diventano un’importante opportunità sia per l’accessibilità e la fruibilità del parco stesso, che per le connessioni rapide Sesto-Cologno e area ex Falck–San Maurizio, a scavalco dei difficilmente valicabili tracciati autostradali.
La costituzione di una rete ecologica in un ambito così compromesso trova il suo principale ostacolo in un territorio diffusamente antropizzato, che presenta pochi spazi aperti e con limitate caratteristiche di naturalità, oltretutto fortemente frammentati da una rete viaria molto ramificata e con pochi accorgimenti per garantire un livello minimo di permeabilità ecologica. Solo lungo l’asse del Lambro è possibile trovare un elemento di continuità ecologica, anche se i tracciati autostradali producono una serie di nette divisioni.
Il fiume, ancorché poco visibile e poco rispettato nelle sue caratteristiche di corso d’acqua, costituisce una straordinaria occasione di riqualificazione unitaria sia degli spazi urbani sia di quelli agricoli residui, unitamente alla sua caratteristica di principale corridoio ecologico dei corsi d’acqua in direzione nord-sud, in grado di collegare con un percorso attrezzato di ripa il PLIS della Media Valle del Lambro con gli ambiti agricoli del Parco Sud, con prospettive future di collegamenti anche con il Parco regionale della Valle del Lambro.
In questo senso, il PLIS si configura come un tassello di particolare rilievo della rete ecologica di scala vasta, per la realizzazione della quale occorre operare su quelle aree residuali lungo il Lambro, interessanti ai fini di un potenziamento dei collegamenti tra le aree di maggiore interesse forestale e faunistico.
Pertanto, fermo restando gli obiettivi generali della programmazione dei PLIS indicati nella normativa di settore, la Fase propositiva, in continuità con il precedente PPI, si pone l’obiettivo fornire un disegno complessivo organico del territorio del Parco, particolarmente dedicato all’individuazione della rete delle connessioni ambientali e fruitive, indicando gli interventi da attuarsi anche per fasi, a partire dalle risorse territoriali disponibili e/o fruibili, con particolare riguardo agli ambiti di raccordo fra il territorio interessato dall’attuale masterplan e le aree interessate dai recenti ampliamenti.
Infine, allo di consentire la valorizzazione del territorio del PLIS, è apparsa di particolare importanza l’individuazione di tutte quelle sinergie utili per far sì che vi siano orientamenti comuni sia di carattere economico sia di sostenibilità. In tal senso, l’individuazione delle risorse disponibili e/o utilizzabili per la realizzazione degli interventi si configura come un possibile volano utile per conferire operatività al piano