Risoluzione del Nodo di Binasco – Svincolo tra l’Autostrada A7 Milano-Genova, la sp30 Binasco-Vermezzo e la sp40 Binaschina. Studio di Fattibilità – Primo Rapporto
Informazioni
Attività svolta su incarico del Comune di Binasco
Franco Sacchi
Maria Evelina Saracchi [capo progetto], Mauro Barzizza, Francesca Boeri [staff PIM], Michele Rossi [collaboratore esterno]
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Marzo 2011
L’itinerario della SP30 Binasco-Vermezzo e della SP40 Binaschina è caratterizzato da una serie di problematiche legate all’attuale configurazione delle intersezioni con la viabilità radiale su di esso innestata. In particolar modo, il tratto che interessa i territori di Binasco, Lacchiarella, Noviglio e Zibido S.G. si presenta come un “nodo” di particolare criticità, essenzialmente per la presenza dell’innesto dello svincolo/casello autostradale lungo la A7 Milano-Genova, in relazione alla ridotta lunghezza delle corsie di ingresso ed al suo posizionamento a ridosso dell’abitato di Binasco.
Tale situazione critica rischia ulteriori aggravamenti in conseguenza dell’incremento dei traffici indotti dalle previsioni di riorganizzazione urbanistica con valore strategico sovracomunale che si attueranno nel contesto circostante.
Tali tematiche sono state affrontate nello “Studio d’area relativo all’ambito ricompreso tra la A7, la SP40 e la ferrovia Milano-Pavia”, redatto dal Centro Studi PIM sulla base di un Accordo sottoscritto nel 2005 dalla Provincia di Milano, la Provincia di Pavia, il Parco Agricolo Sud Milano ed alcuni Comuni del Sud-Milano (Binasco, Casarile, Lacchiarella, Noviglio, Pieve E., Vernate, Zibido S.G. e Siziano), individuando ipotesi di riorganizzazione dell’accessibilità complessiva del comparto in esame.
Sulla scia degli esiti di tale studio, la Provincia di Milano, la Società Milano Serravalle–Milano Tangenziali e i Comuni di Binasco, Lacchiarella, Noviglio e Zibido San Giacomo, hanno sottoscritto (nel luglio 2008) un ulteriore Accordo di collaborazione fra Pubbliche Amministrazioni finalizzato, in questo caso, alla redazione di uno Studio di fattibilità.
L’obiettivo è la ricerca di soluzioni per le problematiche relative al “nodo” di Binasco (facente capo allo svincolo tra l’autostrada A7 Milano-Genova, la SP30 Binasco-Vermezzo e la SP40 Binaschina), fornendo agli Enti coinvolti gli elementi necessari per assumere decisioni operative condivise e coerenti, per avviare al più presto gli atti amministrativi per le successive fasi progettuali e realizzative delle opere stesse.
Tenendo conto dello scenario strategico di riferimento di lungo periodo per la riqualificazione dell’intero itinerario della Binaschina (esito del precedentemente citato “Studio d’area”), il presente Primo rapporto dello Studio di fattibilità propone una soluzione del “nodo” di Binasco con riferimento a due orizzonti temporali di attuazione degli interventi:
- di “prima fase” (breve-medio periodo), per ottimizzare localmente le manovre di accesso allo svincolo/casello autostradale;
- di “seconda fase” (medio periodo), per sgravare in maniera più consistente il traffico di accesso al sistema autostradale, sia per le provenienze da est (con un tratto di variante tra Lacchiarella, Zibido S.G. e Binasco), sia per le provenienze da ovest (adottando interventi di carattere più conservativo lungo l’attuale tracciato).
Nel dettaglio, il presente documento si compone dalle seguenti parti:
- definizione del quadro conoscitivo generale del contesto nel quale si inserisce l’intervento allo studio, al fine di individuare, da un lato, le criticità del “nodo”, dall’altro, i vincoli/condizionamenti per la determinazione dell’effettiva configurazione delle soluzioni infrastrutturali proposte, con riferimento agli aspetti trasportistici, urbanistici ed ambientali (esistenti e previsti);
- individuazione di soluzioni progettuali alternative per la risoluzione del “nodo”, tra loro confrontate sotto il profilo della funzionalità trasportistica e della cantierizzazione, degli aspetti economico-finanziari, di quelli urbanistici e di quelli ambientali;
- comparazione tra le due soluzioni finali “ottimizzate” (rappresentative delle principali casistiche di alternative analizzate, ossia con giacitura più “esterna” o, al contrario, più prossima all’abitato di Binasco), analizzate in maniera più dettagliata ed articolata, in relazione alla funzionalità trasportistica, alla complessità costruttiva, alla compatibilità urbanistica, alla compatibilità ambientale ed ai costi di ciascuna tratta dei tracciati proposti.