Soil Monitor: monitorare e valutare i processi di consumo di suolo

 Soil Monitor: monitorare e valutare i processi di consumo di suolo

di Fabio Bianchini

lo scorso 28 giugno è stato presentato al Senato “Soil Monitor”, uno strumento innovativo per valutare il consumo di suolo su scala nazionale, realizzato dal Centro di Ricerca Interuniversitario per i Servizi di Pubblica utilità (CRISP Università di Napoli Federico II e CNR) (formato dall’Università di Napoli Federico II e dal Cnr) con la collaborazione di ISPRA, Geosolutions e INU e già lanciato in occasione del Festival delle Città Metropolitane del luglio 2015 a Reggio Calabria.
Soil Monitor è uno strumento in grado di monitorare e valutare il consumo di suolo su tutto il territorio italiano e con un elevato dettaglio spaziale, sulla base dei dati ISPRA e CORINE.
Soil Monitor è un’applicazione web di supporto alle decisioni sui territori in grado di fornire risposte riguardanti:

  • valutazione del cambio di uso del suolo tra anni diversi;
  • dinamica del consumo di suolo e relativi indici di frammentazione del territorio rurale;
  • quantificazione preliminare delle funzioni ambientali perse.

Soil Monitor nasce dalla constatazione che il solo accesso a informazioni riguardanti, ad esempio, i comparti agricolo, ambientale e urbanistico non è sufficiente per affrontare la complessità della sfida di azzerare il consumo netto di suolo entro il 2050 come previsto dall’Unione Europea, ma occorre un sistema integrato, capace di analisi di scenario e di impatto, in grado di sostenere migliori decisioni e pratiche che conducono a una diminuzione del consumo di suolo.
In questa ottica, Soil Monitor vede la stretta interazione tra dati, modelli, per ottenere indicatori di consumo di suolo e interfaccia grafica per gli utenti. La tipologia di dati utilizzati è focalizzata a fornire risposte ad una serie di interrogazioni – a diverse scale – riguardanti il consumo di suolo, il suo impatto o le variazioni dell’uso del suolo (anche dal punto di vista delle coltivazioni) in date diverse.

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Inoltre, Soil Monitor implementa una piccola parte del DdL 1181 “Legge quadro per la protezione e la gestione sostenibile del suolo” (art. 18) che mira a valutare e quantificare in modo molto dettagliato sia le funzioni e i servizi ecosistemici dei suoli che i rischi di degrado del suolo, dimostrando così le reciproche potenzialità.

Il portale Soil Monitor www.soilmonitor.it è una piattaforma del tipo Geospatial Cyber Infrastructure (GCI), disponibile, in forma sperimentale, in modalità libero accesso ed è montato su un server del CRISP (Università di Napoli Federico II e CNR). L’applicazione web è stata sviluppata a partire da piattaforme modulari open source specificatamente progettate per creare, gestire e condividere in modo sicuro, semplice e intuitivo diversi tipi di informazioni geospaziali. In particolare Soil Monitor è montato sulla duplice infrastruttura GeoServer e MapStore entrambi sviluppati da GeoSolutions.
I dati caricati in GeoServer sono disponibili per tutto il territorio italiano e provengono da quattro fonti distinte:

  • uso e copertura del suolo (Carta della utilizzazione del suolo d’Italia, 1: 200.000) prodotta dal Touring Club Italiano nel periodo 1956-60;
  • uso e copertura del suolo prodotte da ISPRA nell’ambito del progetto Corine Land Cover, relativamente agli anni 2000, 2006 e 2012 (si potranno includere tutte le altre date disponibili nell’ambito di questo stessa applicazione);
  • consumo di suolo (percentuale di impermeabilizzazione o imperviousness) su base raster di ISPRA per gli anni 2006, 2009 e 2012 alla risoluzione spaziale di 20 m;
  • carte sul consumo di suolo a maggiore risoluzione (fino a 5 m di risoluzione) a cura di ISPRA.

Soil Monitor è liberamente accessibile via web e non necessita l’installazione di un applicativo. Tuttavia, pur perfettamente funzionante, Soil Monitor è ancora un prototipo, sviluppato con i dati ISPRA, il know-how di Geosolutions, la complicità dell’INU e tre anni di ricerca del Centro CRISP (Università di Napoli Federico II & CNR), ma senza un finanziamento specifico. Per tale motivo si profila un percorso che dovrà andare di pari passo con l’evoluzione legislativa sul tema.

02_soil-monitor_2Soil Monitor, che sarà reso ufficialmente disponibile in autunno, è concepito come supporto a tecnici e amministratori nell’ottica dello sviluppo e applicazione di un’urbanistica nuova non più basata sul vecchio modello incentrato su espansione edilizia e quantità, ma su rigenerazione e qualità, aiutando gli Enti locali a pianificare in modo sostenibile il proprio territorio.
Nell’ambito della futura applicazione del Disegno di Legge sul contenimento del consumo di suolo, la piattaforma può, quindi, aiutare a orientare le decisioni sull’uso dei suoli e il monitoraggio, su scala nazionale e locale, attraverso la messa a disposizione di dati come i tassi e l’incidenza della copertura e dell’impermeabilizzazione, la dispersione insediativa, la compattezza degli insediamenti, le mappe di frammentazione del territorio rurale rispetto a quello urbano, la qualità dell’uso agricolo dei suoli nel corso degli anni.

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