Studio-Progetto d’area Sud Milano

 Studio-Progetto d’area Sud Milano

Informazioni

Tipologia Attività

Attività svolta su incarico dei Comuni del Sud Milano Milano (Assago, Basiglio, Binasco, Buccinasco, Casarile, Cesano Boscone, Corsico, Cusago, Lacchiarella, Locate Triulzi, Noviglio, Opera, Pieve Emanuele, Rozzano, Trezzano sul Naviglio, Zibido San Giacomo), con il concorso della Provincia di Milano, nell’ambito delle attività del Tavolo Interistituzionale n. 9 del PTCP

Direttore

Luciano Minotti

Gruppo di lavoro

Franco Sacchi (capo progetto), Francesca Boeri, Misa Mazza, Piero Nobile, Paola Pozzi, Evelina Saracchi Cesare Benzi, Lorenzo Pallotta (collaboratori esterni).

Codice Ricerca

CON_01_01

Data

Maggio 2002


Lo “Studio-progetto d’area” si propone di mettere a fuoco obiettivi, linee d’indirizzo, proposte d’azione, schemi spaziali di riferimento per il Sud Milano. Lo scopo è quello di alimentare “dal basso” il processo di costruzione del PTCP e, nel contempo, orientare piani e progetti urbanistici di rilevanza strategica, stimolando così la cooperazione sovracomunale.
L’analisi del sistema territoriale e socio-economico ci consegna un’immagine articolata del Sud Milano. Il territorio in oggetto appare profondamente integrato nella regione urbana milanese e quindi pienamente partecipe alle sue dinamiche. Allo stesso tempo, emergono evidenti le sue peculiarità, a partire dalla sua dotazione di attività economiche (imprese e lavoratori), capitale sociale (quadro delle relazioni sociali e servizi alle persone), risorse territoriali (in primis suoli liberi) e paesistico-ambientali (tutto ciò che “fa Parco Sud”).
L’interazione tra queste due “dimensioni” mette “in tensione” il territorio sud milanese. Da una parte, infatti, occorre fare i conti con le pulsioni di sviluppo economico e demografico e con la
crescita insediativa addotta. Dall’altra, invece, tali tendenze incontrano il limite della “sostenibilità”, senza la quale il processo di sviluppo economico-sociale e territoriale non può
tornare nel lungo periodo a riprodursi convenientemente.
Tra questi estremi si gioca la possibilità di governare la trasformazione dell’area, “combinando virtuosamente” risorse endogene ed esogene e ricercando opportune compatibilità tra sviluppo economico-sociale, crescita insediativa e tutela/valorizzazione ambientale.
La visione di sviluppo territoriale, che traspare dal tratteggio di questo scenario di governo dei processi di trasformazione, si compone attraverso la sovrapposizione di tre quadri.

  • Network di piccole città integrate, che suggerisce un’evoluzione senza fratture della dimensione locale integrata della rete dei centri “minori”.
  • Appartenenza metropolitana, che evoca la profonda integrazione della regione urbana milanese e allude alla necessità di compartecipare al suo processo di sviluppo.
  • Nodo della rete globale, che sollecita l’aspirazione del Sud Milano a divenire crocevia di flussi relazionali d’eccellenza, al fine di cogliere le migliori occasioni di sviluppo.

Per “inverare” tale visione, occorre proporsi di accompagnare lo sviluppo nei territori già “in tensione”, preoccupandosi di scongiurare diffusione insediativa e compromissione ambientale.
Coerentemente a tale approccio, il quadro progettuale che emerge si compone di 3 assi strategici, 8 obiettivi generali, 19 componenti territoriali, 42 obiettivi specifici. Tale sistema di obiettivi e principi guida si estrinseca in schemi progettuali riguardanti i seguenti tematismi.

  • Infrastrutture – Per quanto riguarda la rete viaria, lo studio focalizza la sua proposta sulla razionalizzazione della maglia fondamentale (legando il “destino” della SP 40 alle scelte in ordine al nuovo sistema di tangenziali esterne a Milano) e sulle necessità di rafforzamento della maglia viaria ordinaria (varianti SS35, SS494, SP 43; collegamenti trasversali; riorganizzazione svincoli, ecc.), mentre per quanto concerne il trasporto pubblico si punta al potenziamento del SFR e delle linee su ferro di interesse metropolitano.
  • Ambiente e paesaggio – I progetti individuati si propongono di far “evolvere” le tradizionali politiche di salvaguardia in progetti di valorizzazione ambientale. Essi riprendono i “temi forti” del Parco Sud, prestando attenzione al sistema delle acque, alla continuità delle aree verdi e agricole, a cascine e nuclei storici (Progetto Navigli, Camminando sull’acqua, ecc.).
  • Sviluppo urbano – Si individuano i seguenti ambiti strategici: interventi di trasformazione e riqualificazione urbana (1. Progetto Lorenteggio-Vigevanese); interventi di sviluppo per funzioni metropolitane (2. Progetto Milanofiori; 3. Progetto Girasole; 4. Progetto Villamaggiore); interventi di consolidamento-sviluppo di sistemi urbani intercomunali (5. Progetto Locate Triulzi-Opera-Pieve Emanuele; 6. Progetto Binasco-Casarile-Noviglio).

Infine, lo studio, mettendo a fuoco il quadro degli strumenti operativi attivabili, propone di costruire un Protocollo Concordato di Valutazione Pubblica dei Progetti per le aree strategiche, connesso a opportune misure perequative a scala intercomunale.

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