Territorio, infrastrutture e logistica nella regione milanese
Informazioni
Attività svolta su incarico di ASSOLOMBARDA
Franco Sacchi
Paola Pozzi [capo progetto] [staff PIM]; Graziella Marcotti [collaboratrice esterna]
CON_19_09
Febbraio 2010
L’attività è finalizzata a fornire ad Assolombarda un documento che affronti gli aspetti localizzativi e territoriali della logistica, anche in vista della Mobility Conference 2010.
Il rapporto è stato sviluppato prevalentemente a partire dagli studi, documenti, informazioni/elaborazioni già pubblicati o comunque a disposizione. Per quanto riguarda l’analisi delle tendenze evolutive, si è proceduto ad un numero ristretto di interviste a testimoni privilegiati.
Il documento è articolato in quattro sezioni tematiche: La Regione Logistica Milanese, Scenari, politiche e piani, Assetti territoriali futuri, Orientamenti per le politiche e i progetti.
Nella prima sezione viene caratterizzata la Regione Logistica Milanese (RLM), della quale vengono analizzate le connessioni, a livello nazionale ed internazionale, l’assetto delle reti di mobilità ed i parametri di accessibilità, la domanda espressa, in termini di aree e flussi, la dotazione e lo sviluppo delle infrastrutture logistiche. Si giunge così a delineare il profilo ed i principali caratteri della RLM e ad evidenziarne i punti di forza e di debolezza.
Nella sezione dedicata a Scenari, politiche e piani si sintetizzano innanzitutto le principali tematiche: sostegni all’intermodalità, liberalizzazione del trasporto ferroviario, dotazione di scali ferroviari e reticolo di impianti, per poi passare all’analisi delle indicazioni espresse nei diversi strumenti di pianificazione (Nazionale, Regionale, Provinciale, Comunale di Milano).
Per quanto riguarda gli assetti territoriali futuri vengono approfonditi gli aspetti inerenti le reti infrastrutturali ed i livelli di accessibilità garantiti.
A chiusura del documento vengono infine affrontati gli orientamenti per le politiche ed i progetti con riferimento specifico alle due modalità ferro e gomma.
Per quanto riguarda il “ferro”, è necessario definire con Regione, Provincia e gestori della rete e dei servizi ferroviari una strategia per la localizzazione di strutture logistiche e dei terminal intermodali a servizio della regione urbana milanese che preveda:
- un opportuno dimensionamento dei centri intermodali, ovvero non megastrutture, ma nemmeno una pletora di impianti sottodimensionati che disperdono le risorse;
- non sussidi senza scadenza, ma start up per le strutture in grado di raggiungere l’autonomia finanziaria in un tempo ragionevole e predeterminato;
- di accelerare gli interventi infrastrutturali e puntare alla specializzazione delle linee per il trasporto merci;
- di adottare politiche di incentivo sostanziali [es. ferro bonus].
Infine, sembra sempre più opportuno raggiungere un maggiore coordinamento, in primis ad opera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, tra i diversi soggetti [ferrovie, porti, aeroporti e autostrade], per le scelte di scala superiore.
La riorganizzazione del trasporto delle merci su gomma richiede invece:
- basi informative aggiornate [matrice O/D delle merci];
- controllo delle dinamiche insediative nelle aree interessate dalla nuova infrastrutturazione autostradale;
- razionalizzazione e qualificazione delle piattaforme sugli assi congestionati;
- incentivi e servizi per la qualificazione della domanda e dell’offerta di logistica;
- avvio della sperimentazione dei CDU sulla base di dati aggiornati, verificandone la localizzazione e considerando i costi aggiuntivi e le difficoltà di gestione.
In sintesi, più che nuovi piani servono politiche e progetti che introducano elementi ordinatori, fungendo da “volano” per la strutturazione “a sistema” della logistica del nord-ovest.