Una mobilità più sostenibile a Seveso
di Redazione
Il Piano Generale del Traffico Urbano e il Piano Particolareggiato Isonzo-Montecassino
Il Piano Generale del Traffico Urbano, insieme ai Quadri Particolareggiati del Comune di Seveso sono stati elaborati, in sinergia con il PGT, nell’ambito delle attività istituzionali a favore dei Soci per l’anno 2013.
Il Piano Generale del Traffico Urbano è uno strumento tecnico-amministrativo di breve periodo (durata biennale), finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico, il contenimento dei consumi energetici, nel rispetto dei valori ambientali. Esso fa riferimento alle infrastrutture esistenti e ai progetti in fase di attuazione, rispetto ai quali individuare gli interventi di riorganizzazione dell’offerta e di orientamento della domanda. Si tratta spesso di obiettivi correlati fra di loro che consentono attraverso una migliore definizione della gerarchia della rete e l’applicazione di strumenti di moderazione, la riduzione della congestione, il miglioramento della sicurezza delle strade, l’incentivazione della mobilità non motorizzata, la riduzione dell’inquinamento e un miglioramento dell’ambiente urbano. Il PGTU, in sintonia con le previsioni di più ampio respiro del PGT e gli interventi infrastrutturali sovracomunali (Itinerario est-ovest Cesano Maderno-Seveso e Sistema Pedemontano), individua le risposte idonee alla risoluzione delle criticità esistenti per le diverse componenti della mobilità: pedoni, cicli, trasporto pubblico, autovetture e mezzi pesanti.
Il quadro conoscitivo, che fotografa la situazione attuale in termini di dotazioni sia infrastrutturale (caratteristiche delle strade, delle piste ciclabili, dei marciapiedi, ecc.) sia di servizio offerto (capillarità e frequenza del trasporto pubblico locale, dotazione di spazi per la sosta, ecc.), ha evidenziato nel complesso una buona dotazione, insieme a una serie di criticità legate a:
- barriere naturali (Certesa e Seveso) e artificiali (SPexSS35 Milano-Meda e linee ferroviarie Milano-Asso e Saronno-Seregno), che limitano fortemente (la Milano-Asso) le relazioni interne alla città;
- limitata sezione delle vie nei nuclei di più antica formazione;
- regolamentazione/geometria di alcune intersezioni;
- sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, in particolare in prossimità dei plessi scolastici;
- traffico veicolare di attraversamento che si diffonde a pioggia;
- regolazione della sosta (conflittualità fra residenti e fruitori dei servizi presenti).
Il quadro propositivo/progettuale individua le linee generali e fornisce le indicazioni sugli interventi previsti e da programmare (in sintonia con le previsioni di più ampio respiro), finalizzate alla risoluzione delle problematiche emerse nel quadro conoscitivo. In particolare, il Piano propone:
- interventi sugli assi stradali, al fine di mettere in sicurezza tutte le componenti della mobilità;
- l’istituzione, sulle strade locali, di sensi unici di marcia, al fine di ridurre la carreggiata stradale, limitare conseguentemente la velocità dei veicoli e la quota di traffico d’attraversamento, aumentare gli spazi per la sosta e per la realizzazione di marciapiedi anche ciclo-pedonali;
- l’individuazione di isole ambientali: aree con movimenti veicolari ridotti, interne alla maglia viaria comunale principale, finalizzate al recupero della vivibilità degli spazi urbani;
- l’individuazione di una rete di percorsi ciclabili all’interno della città di connessione con i principali poli attrattori (Municipio, fermate ferroviarie, aree verdi, plessi scolastici, ecc.). Vengono, infatti, individuati percorsi in promiscuo con il traffico veicolare (all’interno delle isole ambientali) e percorsi in sede propria, al fine di incentivare e mettere in sicurezza la mobilità dei pedoni e dei ciclisti e disincentivare l’uso dell’auto privata
Contestualmente al Piano sono stati sviluppati il Piano Particolareggiato Isonzo-Montecassino e 3 Quadri Particolareggiati (Ambito Manzoni, Ambito Roma e intersezioni S. Carlo-Vignazzola-Carducci). In ciascuno di essi, con riferimento alle specificità dell’ambito, è stata formulata una proposta di riqualifica degli spazi (stradali e non) al fine di risolvere le criticità esistenti, individuando, in relazione al ruolo delle strade oggetto di riqualifica, la soluzione più idonea a garantire in sicurezza l’uso di tali spazi per tutte le componenti della mobilità.
È stato inoltre predisposto il regolamento viario indicante le principali norme da seguire in occasione di interventi di messa in sicurezza/riqualifica/realizzazione in materia di piste ciclabili, strade, marciapiedi, ecc.
Gli interventi di Piano sono stati organizzati in tre fasi temporali distinte (breve, medio e lungo periodo), in relazione alla limitatezza delle risorse e alla necessità di accompagnarne la verifica e l’attuazione con un programma di informazione e di coinvolgimento della popolazione in un processo di progettazione partecipata, in particolare per quanto riguarda la progettazione/realizzazione delle “isole ambientali”.